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UN FIGLIO UN VOTO. LA GERMANIA CI PENSA

UN FIGLIO UN VOTO. LA GERMANIA CI PENSA

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La proposta presentata da un gruppo trasversale di deputati per evitare “guerre tra generazioni

Riportiamo la notizia da Virgilio news

Diritto di voto dalla nascita? In Germania ci stanno pensando. Una proposta presentata da 46 deputati al Parlamento tedesco – il Bundestag – si muove proprio nella direzione della totale parificazione elettorale tra giovanissimi e adulti. La riflessione è d’obbligo: l’allungamento della durata media della vita e il costante calo delle nascite stanno modificando la struttura sociale, creando nuovi problemi e il timore di una “guerra tra generazioni”.

Gli over 65 – all’incirca 20 milioni – hanno un’influenza maggiore sulle sorti della politica interna dei circa 12 milioni di teenager che ancora non hanno diritto a recarsi alle urne. Anche se la soglia è stata abbassata dai 21 ai 18 anni, sono ancora in tanti a non poter dare il proprio contributo al destino del Paese.
L’agenda politica non può che riflettere questa disparità di trattamento. Quali questioni avranno la priorità? Quelle pensionistiche o quelle relative all’istruzione o ai problemi d’ingresso nel mondo del lavoro?
Con un elettorato in prevalenza di adulti e anziani, la risposta a questa domanda è quasi scontata.

I deputati tedeschi hanno quindi proposto che tutti i cittadini abbiano diritto al voto dal giorno della loro nascita. A scegliere i loro rappresentanti, in attesa che i giovanissimi elettori maturino delle convinzioni politiche autonome, ci penseranno i genitori.

Il Governo, che dovrebbe elaborare un progetto di legge a riguardo, si trova di fronte a un bel rompicapo: dare voce alle nuove generazioni o mantenere lo status quo?
Il diritto di voto non è lo strumento previsto per dare più influenza ad alcuni gruppi sociali e i beneficiari, in questo caso, sarebbero le famiglie con figli: il voto di un padre, ad esempio, conterebbe tante volte quanto il numero dei suoi bambini. Le perplessità sono comprensibili.

Una proposta simile, avanzata già nel 2005, fu però bocciata in Parlamento a grande maggioranza. Non resta che attendere gli esiti del dibattimento sull’“equità generazionale”.

http://notizie.alice.it/cronaca/voto_nascita.html?pmk=hpppstr1_1