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Tredicesime in casa Ferrari. La storia della legge di bilancio 2024

Tredicesime in casa Ferrari. La storia della legge di bilancio 2024

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Mamma Federica porta a tavolo la pentola fumante e profumata di pasta all’amatriciana;
e mentre la versa nei piatti, annuncia trionfante al marito, alla figlia e al figlio più piccolo: “Questa settimana arrivano le tredicesime; sabato andiamo tutti al centro commerciale,
e finalmente potremo fare quelle spese che da tempo rimandiamo! Al papà Massimo compreremo le scarpe nuove, quelle che ha sono ormai consumate. Io potrò finalmente cambiare la mia borsetta, è da anni che uso sempre la stessa. Ad Alice prenderemo un vestito nuovo, magari proprio quello che gli piaceva. Al piccolo Lorenzo acquisteremo invece un cappotto, ne ha bisogno perché sta cominciando la stagione fredda.  E poi andremo tutti insieme a prenderci una pizza, è da tanto tempo che non mangiamo fuori insieme!!!
”.
I quattro componenti della famiglia Ferrari, felici, iniziano così a mangiare. Fratello e sorella si guardano negli occhi con un sorriso, pregustando l’arrivo del sabato…

Il giorno dopo, papà Massimo, come tutti i venerdì, si accinge a fare i conti di casa. Dal viso inizia a trasparire una certa preoccupazione.

Arriva finalmente il sabato. La famiglia Ferrari sale in macchina e raggiunge il vicino centro commerciale. Entrano quindi nel negozio di scarpe, il papà guarda qualche paio di scarpe, poi si rivolge a Federica e le dice: “E’ arrivato il sollecito del condominio. Forse è meglio pagare la rata in sospeso, piuttosto che prendere le scarpe.” E opta per comprarsi un paio di ciabatte. Mentre stanno per andare nel negozio dove vendono le borsette, il marito ricorda alla moglie che hanno ancora in arretrato due mesi di affitto. Federica a quel punto si ferma davanti alla vetrina, e, con un velo di tristezza negli occhi, dice al resto della famiglia: “Andiamo avanti, questa borsetta è ancora buona, posso tirare avanti ancora un anno.” Arrivano così al negozio dei vestiti. Ce ne sono di bellissimi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Alice vorrebbe provarli tutti. Quando vedono i cartellini con i prezzi, il papà tira un sospiro, e poi si rivolge alla moglie: “Federica, ieri mi ha chiamato il Direttore della Banca. Siamo andati oltre fido in banca. Mi ha detto di rientrare altrimenti ci chiudono il conto…”. “Ho capito Massimo…”. Si china verso Alice, le accarezza i capelli, e le sussurra delle parole nell’orecchio. Una lacrima scende dal volto di Alice, che fa cenno di sì con la testa. Poco dopo comprano un paio di calze per Alice. Ma non il vestito. Passano poi nel reparto bambini, dove trovano dei bellissimi cappotti. Ma alla vista dei prezzi, una smorfia compare sul volto di Massimo. “Sai cara, magari con questi soldi potremo dare un acconto sulla fattura che dobbiamo ancora pagare al dentista…”.
Al piccolo Lorenzo, per proteggerlo dall’imminente freddo in arrivo, al posto del cappotto gli viene comprato un caldo pile in offerta. Alice e Lorenzo ricordano a mamma e papà di andare a mangiare la pizza. Il papà, nel frattempo, aveva in testa il problema della macchina, che doveva portare dal meccanico per cambiare la frizione. Dopo aver ascoltato la richiesta dei due figli, li convince e al posto della pizza compra (solo a loro due) un gelato.

Tutti salgono così in macchina per tornare a casa. Mamma Federica, che in quella giornata aveva tante buone intenzioni, cerca di raccontare ai due figli storie divertenti per portare  allegria e tenere alto il morale. Ma nella via di ritorno, sulla macchina con la frizione rotta che fa sempre più fatica, e arranca sulla strada in salita del ritorno a casa, c’è un mesto clima di malinconia.

Questa storia spiega in sintesi cosa è successo per la legge di bilancio 2024. Per chi non l’avesse capito, la figlia Alice rappresenta le famiglie con due figli. Il piccolo Lorenzo, le famiglie con tre e più figli. Federica e Massimo tutte le altre famiglie.

Questa finanziaria era partita con grandi attese, sul fronte delle famiglie con figli, per il rilancio della natalità. 

Si partiva da una base di 1,35mld., residui degli Assegni Unici non utilizzati, a cui si sperava di aggiungere una cifra importante da destinare in particolare alle famiglie con due figli, ma anche a quelle numerose. Si sapeva solo che quest’anno non si poteva destinare un’ulteriore integrazione dell’Assegno Unico, semplicemente perché c’è in corso una procedura di infrazione da parte della Comunità Europea, che deve essere prima risolta. Ma c’erano altre idee interessanti per queste famiglie.

Senonchè, il MEF (Ministero dell’Economia e Finanze), ha rifatto i conti dell’Assegno Unico, e si è accorto che da luglio il passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione ha comportato un aggravio dei costi dell’AUU di circa 200mln. al mese. Quindi l’avanzo di 1,35mld. si è improvvisamente ristretto a 350mln. Qualcuno dice 500mln.

Ma nel frattempo sono emersi dei ‘buchi’ nella sanità da coprire e il rinnovo dei contratti della P.A. Si doveva mantenere la promessa elettorale della ‘flat tax’, per dare un contentino economico a tre quarti delle famiglie, come indicato dalla Banca d’Italia.

Ma, soprattutto, a seguito dell’imponente debito pubblico italiano (143% del PIL), alla crescita inferiore alle attese del PIL, alla pressione dei mercati e della Comunità Europea, e alla minaccia di un declassamento del debito pubblico, con effetti devastanti sui conti pubblici, sono stati rivisti tutti i conti della finanziaria. 

E alle famiglie con figli sono state destinate misure interessanti, ma sicuramente inferiori alle attese e, soprattutto, insufficienti rispetto alla necessità di interventi decisi a favore della natalità; ecco i principali interventi previsti nella legge di bilancio 2024:

  • sostegno alle rette degli asili nido con aumento bonus per i nati dal 1’ gennaio 2024 e ISEE fino a  40mila euro
  • ulteriore mese di congedo retribuito per i genitori con figli fino a 6 anni e indennità pari al 60%
  • sgravio contributi lavorativi: per le lavoratrici con due figli fino ai 10 anni del secondo figlio (solo per il 2024); per le lavoratrici con tre figli fino ai 18 anni del più piccolo (per il triennio 2024-2026)
  • maxi deduzione al 130% per l’assunzione delle donne
  • rifinanziamento della carta dedicata a te e bonus elettrico;
  • conferma del taglio del cuneo contributivo
  • detassazione premi di produttività e straordinari nel settore del turismo
  • aumento dei fringe benefit per tutti i lavoratori da 258,23 a 1.000 euro, e riduzione per quelli con figli da 3.000 a 2.000 euro
  • conferma agevolazioni mutui per i giovani.

Sono tutte manovre che o riconfermano benefici già esistenti, oppure danno benefici contenuti entro paletti molto stringenti.

Oppure apportano benefici più al MEF che alle famiglie: è il caso della esclusione dei titoli di Stato dall’ISEE con un limite di 50mila euro. Intervento finalizzato a garantire la sottoscrizione dei titoli di stato, piuttosto che andare incontro alle richieste delle famiglie di un radicale intervento sull’ISEE, a partire dalle scale di equivalenza e dalla esclusione della prima casa.

Ci troviamo quindi a condividere quanto scritto dal Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Adriano Bordignon, al Governo (leggi qui la notizia)

Negli anni (e decenni) passati non si è mai riuscito ad avere una legge di bilancio a misura di famiglia. Perché, ci dicevano, c’era sempre qualcosa di più urgente. Questo, finalmente, è l’anno giusto per una finanziaria a misura di famiglia!

Anzi no, ci siamo sbagliati… Anche quest’ anno sarà il prossimo….