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Toscana: catene di solidarietà da organizzare

Toscana: catene di solidarietà da organizzare

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Arriva dalla Toscana una proposta che rieccheggia lo “ScambioArmadio” inaugurato nella Bergamasca: organizzare uno scambio di oggetti e abiti tra le nostre famiglie

Diversi mesi fa una nostra associata che lavora ad uno sportello MCL,ha incontrato una famiglia che inaspettatamente era in attesa del terzo figlio,ma versava in un momento difficile ,per la salute della mamma e per problemi pratici nell’ accogliere una nuova vita.
Era partita così una catena di solidarietà che ha visto coinvolte diverse famiglie fiorentine-che ringraziamo vivamente- e ,anche se con difficoltà organizzative,
siamo riusciti a trovare un corredo completo per la nuova Vita- dalle tutine ,alla carrozzina,etc etc.
Prima di andare a Caserta non riuscivamo però a rintracciare la famiglia e la stessa non si “faceva viva” ,al nostro rientro ci chiedevamo se era il caso di tenere o no tutto quel corredo: ma una mattina dall’ ufficio Laura mi chiama e mi informa che davanti a lei c’ era la famosa mamma con la neonata Giulia -quando la cercavamo era in ospedale per grossi problemi- ma poi tutto era andato bene e Giulia necessitava ancora( che gioia!) del corredo.
Intanto altre famiglie sulla scia di questa richiesta ci hanno portato altri corredi (abbiamo la stanzina che èdiventata l’anticamera di Prénatal) e adesso ci chiediamo: sicuramente ci saranno altre richieste, ma non vogliamo delegare ai Centro Aiuto Vita queste richieste perchè ci sembrano parte del nostro essere grande famiglia di famiglie. Allora vorremmo allargare gli orizzonti di questa iniziativa, migliorarne gli aspetti organizzativi e magari tenerci in contatto per eventuali richieste in tutta la Toscana, eventualmente chi ha già messo via carrozzina, passeggino, e quant’altro può in un database,comune scrivere il tutto e chi invece riceve richieste può attingere dalla
“lista” eventualmente cosa può offrire… é tutto da organizzare ,da migliorare.
Chi ha suggerimenti è pregato di non tenerseli per sè ,nel senso che non vogliamo fare “aumentare” il lavoro che ognuno ,nelle proprie commissioni,deve portare avanti,
ma vogliamo trovare ,insieme, un modo armonico e agevole per accogliere determinate richieste di solidarietà.
Grazie a tutti per l’ attenzione e la pazienza di leggere questo messaggio…ma grazie ancor di più se riuscirete a risponderci.
Un abbraccio forteforte
Stefano e Angela Dolfi