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Sicilia, sostegno alle famiglie con quattro figli

Sicilia, sostegno alle famiglie con quattro figli

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DA PALERMO ALESSANDRA TURRISI
Famiglie povere, spesso più povere perché devono educare, sfamare e accudire sei o sette figli. A loro, alle cosiddette famiglie numerose a basso reddito, pone attenzione per la prima volta la Regione siciliana, con un decreto ad hoc.
L’assessore regionale alla Famiglia, Francesco Scoma, ha infatti firmato lo scorso 30 luglio un provvedimento che stanzia tre milioni e trecentomila euro, frutto di finanziamenti statali, in favore dei nuclei familiari con quattro o più figli e bassi livelli di reddito.
«Si tratta di un contributo da erogare in virtù di un accordo sottoscritto tra il dipartimento nazionale per le Politiche della famiglia e il ministero della Salute in attuazione dell’intesa raggiunta tra Regioni ed enti locali – spiega Scoma – . Tre milioni provengono dal Fondo nazionale per le politiche familiari, 300.000 dalla Regione».
L’assessore alla Famiglia ha firmato il decreto dopo avere ascoltato, il 10 luglio scorso, «le proposte provenienti dall’Osservatorio regionale permanente delle famiglie, il tavolo attorno al quale si confrontano tra gli altri rappresentanti dei sindacati, del Forum delle famiglie, dell’Associazione famiglie numerose, dell’Anci, dell’Associazione italiana genitori, dell’Associazione famiglie emigrate». Al termine di quella riunione si stabilì di individuare tra i criteri fondamentali per l’assegnazione dei benefici, l’utilizzo del certificato Isee (Indicatore di situazione economica equivalente), che tiene conto del numero dei componenti familiari, dei figli o anziani a carico, della presenza di portatori di handicap. Potrà presentare istanza per accedere al contributo, che si aggirerà attorno a 500 euro a famiglia, il genitore che sia in possesso di cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione europea o che sia titolare della carta di soggiorno per gli extracomunitari, che risieda in Sicilia da almeno un anno e che attesti un reddito Isee dell’intero nucleo familiare non superiore a 5 mila euro.
«I pagamenti ai nuclei familiari – conclude Scoma – verranno effettuati direttamente dai Comuni di appartenenza dei beneficiari. La ripartizione delle somme agli enti locali sarà effettuata in base alla popolazione residente». I Comuni sono tenuti a pubblicare il bando entro il 15 settembre 2008. I richiedenti dovranno presentare l’istanza al Comune entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del bando. L’ente locale a quel punto avrà trenta giorni di tempo per elaborare e pubblicare l’elenco dei beneficiari e altri 15 giorni per erogare il contributo. L’iter e l’invio degli elenchi alla Regione dovranno essere completati, in ogni caso, entro il 15 dicembre di quest’anno. Per visionare una copia del decreto assessoriale (n°2454/s2) del 30 luglio 2008, delle direttive e del modulo da compilare, basta collegarsi al sito internet dell’assessorato regionale alla Famiglia, www.regione.sicilia.it/famiglia.Con questo provvedimento innovativo, che risponde alla richiesta di compartecipazione delle spese delle famiglie numerose proveniente da tutta Italia, il nuovo governo regionale aggiunge un tassello a quella politica di attenzione alla famiglia avviata dalla giunta precedente, ma spesso rimasta al palo per mancanza di risorse finanziarie. È stato proprio il Forum delle associazioni familiari, l’anno scorso in occasione del Family day e delle manifestazioni a livello regionale, a denunciare la mancata attuazione della legge 10 del 2003, che sulla carta avrebbe dovuto tutelare la famiglia e valorizzare il suo ruolo all’interno della società, sostenerla al momento della sua formazione e accompagnarla durante le disavventure della vita, ma che dopo cinque anni stenta ancora a decollare, ancorata a una zavorra di complicazioni burocratiche e frenata da una “dote” finanziaria esigua e a singhiozzo.
Avvenire