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REGIONE VENETO: stop della lega alla legge per le famiglie numerose?

REGIONE VENETO: stop della lega alla legge per le famiglie numerose?

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Aperto il dibattito in Regione veneto sui sette articoli che compongono il pdl, alcuni dei quali emendati alla luce delle proposte emerse durante le audizioni svolte nei mesi scorsi a Palazzo Ferro-Fini con le associazioni e i movimenti legati alle problematiche familiari.
“Prendo atto con soddisfazione del’íavvio in Commissione Quinta della discussione sul Progetto di legge n. 306 a sostegno delle famiglie numerose di cui sono firmatario.” Così commenta il Consigliere Regionale Marco Zabotti, Capogruppo a Venezia della lista civica (Per il Veneto con Carraro) l’iter della legge, discussa il 29 gennaio che prevede una serie di interventi in favore delle famiglie numerose, ossia i nuclei familiari residenti in Veneto che abbiamo almeno quattro figli a carico, una serie di contributi e agevolazioni, esenzioni, convenzioni e servizi, prestiti sull’onore a tasso zero e varie forme di sostegno allíassociazionismo che si occupa delle famiglie.

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Unico punto critico rilevato in Commissione è stata la questione sollevata da parte di rappresentanti della Lega Nord, sulla necessità di erogare i contributi soltanto alle famiglie numerose composte da almeno un genitore con la cittadinanza italiana. Pacata la netta la risposta del consigliere Zabottti:
“Mi auguro che nelle prossime sedute dedicate a questa discussione i commissari del Carroccio addivengano ad una posizione diversa, aperta e condivisa e non di bandiera, su un tema delicato e importante come quello dell’immigrazione. Me lo auguro – commenta Zabotti – anche alla luce della difficile congiuntura economica attuale, che tocca da vicino le famiglie venete e in particolare quelle composte da più figli, che rischiano di pagare il prezzo più alto della crisi e alle quali un provvedimento di questo tipo può dare un contributo significativo.Lo dico pure -conclude il Consigliere Regionale trevigiano – in base alla sentenza emessa proprio ieri dal giudice del lavoro Ignazio Onni, che ha dichiarato discriminatorio il comportamento posto in essere dal Comune di Brescia, il quale con delibera di Giunta del 21 novembre 2008 aveva previsto l’esclusione dei figli di genitori stranieri dal beneficio economico di mille euro per i nati nel 2008 da famiglie con almeno un genitore italiano”.
SE nel caso di Brescia la sentenza ha portato al ritiro della delibera da parte del Consiglio Comunale di Brescia, cancellando un’iniziativa in sè positiva, ci si augura che l’opposizione della Lega non finisca col penalizzare tutte le famiglie numerose venete, comprese quelle italianissime…

In allegato la nota dell’ufficio stampa della regione Veneto

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