• it
Poco budget, tante speranze

Poco budget, tante speranze

60 views
Condividi

Ad Alghero Anfn gestirà un ufficio per le politiche familiari. E il comune si impegna su diversi fronti

Un tesoretto di ventimila euro l’anno, per tre anni. Con questo budget partirà l’ufficio per le politiche familiari del comune di Alghero, la cui gestione è stata affidata dal sindaco Mario Bruno all’Associazione nazionale famiglie numerose. Si tratta della prima esperienza di questo tipo in Italia.
Nei mesi scorsi Anfn si era impegnata a diffondere in Italia il marchio Family audit inventato dall’agenzia per la famiglia della provincia autonoma di Trento. Un marchio di cui, oggi, possono fregiarsi – ha raccontato il direttore dell’agenzia Luciano Malfer – circa cento comuni del trentino.
La giunta comunale di Alghero ha mostrato interesse verso quel modello. Cogliendo l’essenza del progetto: d’ora in poi la famiglia non sarò più assistita, ma il suo protagonismo sarà incoraggiato.
Politiche per il benessere familiari ben pensate potranno calamitare finanziamenti privati e pubblici. E diventare generatrici di interesse.
Il 2 aprile di un anno fa comune di Alghero e provincia autonoma di Trento avevano firmato un protocollo d’intesa “volto – si legge nel documento – allo scambio di esperienza nel campo delle politiche a sostegno della famiglia”. Poco dopo – era il giugno 2015 – la giunta di Alghero, all’unanimità, aveva approvato un piano di interventi in materia di politiche familiari. Nel piano: la nascita di uno sportello, la redazione di un dossier delle politiche (statali, regionali, provinciali, comunali) già esistenti a favore della famiglia, il progetto “estate famiglia 2016”. E poi tariffe ai servizi culturali e museali più alla portata di famiglie con figli, strutture ricettive locali più funzionali all’accoglienza delle famiglie.
Politiche che adesso  saranno attentamente monitorate dalla provincia autonoma di Trento, prima del rilascio del marchio di qualità “family comune Alghero”. Un marchio che può essere dato, ma anche tolto – ha commentato Luciano Malfer (agenzia per la famiglia, Trento) – se i punti su cui si è impegnato l’ente locale saranno disattesi.
Nel frattempo lo sportello famiglia si è trasformato in un ufficio per le politiche familiari. Un ufficio la cui gestione è stata affidata direttamente ad Anfn.
A questa esperienza guardano con interesse altri sindaci del territorio.

A.B.
Ufficio stampa