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Il Giappone come l’Italia: nascite al minimo storico. L’idea: una App per...

Il Giappone come l’Italia: nascite al minimo storico. L’idea: una App per appuntamenti. Il commento di Alfredo e Claudia Caltabiano

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Nascite al minimo storico in Giappone. In base agli ultimi dati rilasciati dal ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese, lo scorso hanno si sono registrate solo 727.277 nascite in una nazione con 123,9 milioni di abitanti. Il che vuol dire che il tasso di fertilità, ovvero il numero totale di figli che una donna ha nel corso della sua vita, è sceso da 1,26 a 1,20.
Per invertire il trend il governo nipponico ha deciso di adottare misure a sostegno delle coppie – dall’assistenza all’infanzia e all’alloggio, dalla consulenza professionale alle indicazioni per la partecipazione degli uomini ai lavori domestici. Tra le idee per rilanciare la famiglia e la natalità – scrive «Leggo» – anche un’app per appuntamenti «Si tratta di un progetto alle prime fasi e che diventerà operativo entro la fine dell’anno, basato sull’intelligenza artificiale con un’avvertenza chiara che appare sul sito: “Per favore, usatelo come ‘primo passo’ verso il matrimonio”. Agli utenti viene chiesto di sostenere un «test dei valori», ma c’è anche un’opzione per inserire i tratti desiderati del futuro partner. “L’intelligenza artificiale ti presenterà una persona compatibile”, spiegano i gestori dell’app. Ma “quello che non può essere misurato solo dall’apparenza o dalle condizioni può portare a incontri inaspettati”, avverte. Per scaricare l’app occorre essere single, avere più di 18 anni e in cuor proprio «il desiderio di sposarsi», vivere o lavorare a Tokyo, afferma il sito web.
«L’inverno demografico punge il Giappone come la Cina, l’Italia come l’Europa. Ma presto – entro metà secolo – potrebbe interessare tutto il mondo, come ha ben evidenziato una recente inchiesta del Wall Street Journal»: così Alfredo e Claudia Caltabiano, presidenti nazionali di Anfn, interpellati da Adnkronos.
«Bene fa, dunque, il Giappone – che ha percepito l’importanza della natalità – a mettere in campo risorse (venti miliardi di euro) per le politiche all’infanzia – e rendere il territorio favorevole alle coppie con figli. Così come ha fatto la Germania, dove a metà degli anni Duemila i tassi di fertilità erano bassissimi e dove, invece, adesso, sono cresciuti attraverso politiche a favore di famiglie e natalità». Insomma «per invertire il trend sulla natalità servono determinazione e fondi da destinare. In Italia, dove il tasso di fertilità è identico al Giappone, oggi, forse, siamo solo alla consapevolezza del problema»
Perplessità, invece, sulla scelta di affidarsi alla intelligenza artificiale per favorire l’incontro tra persone: «servono più parchi e meno app (che peraltro pone un problema di violazione della privacy), più vita ‘sociale’ e meno vita ‘virtuale’, per allenarsi allo sviluppo delle abilità sociali e delle capacità empatiche» osservano i Caltabiano, ricordando, ad esempio, che il loro incontro «avvenne durante una partita di basket».
Purtuttavia «se, infine, anche la tecnologia può portare benefici a matrimoni e natalità, va bene anche l’App».