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F.D, a scanso di equivoci

F.D, a scanso di equivoci

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Alcune riflessioni che dovrebbero spazzare la strada da ogni possibile strumentalizzazione del Family Day:
“…le nuove forme non possono pretendere legittimazioni e la tutela che sono date alla famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Perché solo quest’ultima riveste una piena funzione sociale, dovuta al suo progetto e impegno di stabilità e alla sua dimensione di fecondità” (card. Martini).

“Siamo consapevoli che ci sono situazioni concrete nelle quali possono essere utili garanzie e tutele giuridiche per la persona che convive. A questa attenzione non siamo per principio contrari. Siamo però convinti che questo obiettivo sia perseguibile nell’ambito dei diritti individuali, senza ipotizzare una nuova figura giuridica che sarebbe alternativa al matrimonio e alla famiglia…” (vescovi italiani)

Tratto da: Popolo allegro e impertinente, la realtà quando rompe gli schemi – di Eugenia Roccella Avvenire 15 maggio 2007

La verità alla fine trova sempre il modo di emergere…
Mamme che bagnavano la testa dei loro piccoli, ragazzi che cantavano o tiravano fuori i panini dalle sacche, papà che spingevano carrozzine.
Gente allegra e nient’affatto minacciosa, che non poteva essere costretta dentro gli schemi ideologici con cui tanti hanno cercato di stravolgere il significato dell’appuntamento. Lo schema, per esempio, di una manifestazione politica, da interpretare tutta in chiave antigovernativa; oppure quello di una sfida alla laicità dello Stato…
Nessun quotidiano ha sottolineato l’assoluta laicità di una manifestazione, promossa da associazioni cattoliche, in cui si è difeso a spada tratta il matrimonio civile; o l’insistenza con cui si è ribadito che l’avversione ai Dico non vuol dire un “no” ai diritti delle persone conviventi, omo o eterosessuali che siano, ma un “no” al metodo scelto per farlo.
Dire che siamo tutti figli di un atto d’amore tra un uomo e una donna, e che questa è l’esperienza che unifica gli esseri umani, non è un’affermazione discriminatoria, se mai inclusiva.
Affermare che il bene della famiglia è il bene del Paese è puro buon senso, qualcosa che chiunque non sia in malafede potrebbe condividere.
Benché nei media si sia cercato… di rinnovare la logora contrapposizione tra laici e cattolici, nessuno ha potuto crederci… nemmeno questo è bastato a oscurare la grande novità delle famiglie… di un popolo cattolico che è società civile e chiede ascolto, che è capace di alleanze con il mondo laico non ideologico, che difende la propria esperienza di vita.
Cesare e Rossella Palombi