• it
Famiglie numerose: “Decine di migliaia di famiglie XXL non hanno ancora ricevuto...

Famiglie numerose: “Decine di migliaia di famiglie XXL non hanno ancora ricevuto la maggiorazione dei 100 Euro al mese”. Il caso portato all’attenzione dei ministeri

864 views
Condividi

 

Decine di migliaia di coppie con almeno quattro figli – ad otto mesi dall’avvio della riforma dell’Assegno unico universale – attendono ancora di ricevere dall’Inps un assegno «più pesante» di cento euro mensili, calcolato tenendo conto delle maggiorazioni contemplate nel decreto legislativo con cui è stato istituito. È il grido d’allarme di ANFN, l’associazione che raduna e dà voce alle famiglie numerose italiane. La coppia presidente – Alfredo e Claudia Caltabiano – ha presentato un memorandum alla direzione dell’Inps, alla ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone – e al sottosegretario dello stesso ministero Claudio Durigon –  e alla Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella chiedendo loro di rendere disponibili i 900 euro fino ad oggi non versati ad una parte delle coppie con molti figli.

La vicenda – Lo stallo – secondo quanto ricostruito dall’osservatorio politico Anfn – sarebbe riconducibile a una interpretazione della norma errata (e poi corretta) e a questioni procedurali.

Il decreto legislativo 230/2021 prevede che alle famiglie con almeno quattro figli a carico sia riconosciuta una maggiorazione di 100 euro mensili. Si tratta della stessa cifra  – universale, non parametrata sull’Isee – che già dal 2008 – dunque dai tempi dell’ultimo governo Prodi – i genitori lavoratori (autonomi o dipendenti) ricevevano in busta paga o in fase di conguaglio in dichiarazione dei redditi, sotto forma di detrazione aggiuntiva. E che avrebbe dovuto essere assorbita dal nuovo assegno unico. Ma così non è stato. Almeno non per tutti.

«Nei primi mesi di applicazione della riforma la maggiorazione è stata riconosciuta solamente ai nuclei con 4 o più figli minori o comunque fino a 21 anni ancora a carico – ricostruisce ANFN. Dunque un nucleo familiare con quattro figli a carico dei quali, ad esempio, due minori, un maggiorenne entro i 21 anni ed uno oltre i 21 anni, risultava ingiustamente privato di tale maggiorazione».

In questa situazione si troverebbero – secondo una stima dell’osservatorio politico ANFN – più di 40mila famiglie, poco meno di un terzo del totale delle 128mila coppie con almeno 4 figli presenti in Italia.

È stato lo stesso ente previdenziale a «correggere» l’iniquità, chiarendo come nella determinazione del numero totale dei figli siano  da considerare tutti i figli a carico sulla base delle regole di appartenenza al nucleo Isee, ancorché alcuni di essi non abbiano diritto all’assegno. Dopo questo chiarimento ufficiale, l’Inps aveva annunciato – nel mese di maggio – che, di lì a poco, avrebbe aggiornato il modulo telematico per la trasmissione delle domande, permettendo l’inserimento anche dei figli over ’21 ancora fiscalmente a carico del capofamiglia. L’aggiornamento è avvenuto solo nei primi giorni di luglio. Da quel momento le famiglie interessate hanno provveduto a registrare la modifica richiesta».

«Purtroppo, ad oggi – osserva Alfredo Caltabiano – non è stato liquidato ancora alcun importo».

Ma c’è di più: «l’Inps ha comunicato che le modifiche apportate avranno effetto solo dal momento in cui sono state inserite». Una situazione «kafkiana»: «se l’Inps, fino a pochi mesi fa, non permetteva di inserire, attraverso la procedura telematica, tutti i componenti della famiglia fiscalmente a carico, perché, dopo aver risolto l’empasse scarica sulle famiglie i suoi ritardi?» commenta Caltabiano, che chiede, a nome delle famiglie interessate, la corresponsione delle somme arretrate dal 1 marzo ad oggi.

Alfio Spitaleri