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E LE FAMIGLIE NUMEROSE SI CHIEDONO: MA ALLORA A COSA SERVE LA...

E LE FAMIGLIE NUMEROSE SI CHIEDONO: MA ALLORA A COSA SERVE LA COSTITUZIONE?

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Ennesima lettera (e ulteriore risposta) da Famiglia Cristiana del 23 maggio di persone che si chiedono: (anche piuttosto seccate) che cosa vogliono le famiglie numerose, perché mai “pretendono” aiuti dallo Stato?
Da notare due fatti pittosto inquietanti: a firmare la lettera è una coppia(!) e le argomentazioni usate hanno un tono scientifico, perentorio, costruito su luoghi comuni sparati come verità assodate.
Ma non è vero che il livello di vita è aumentato quando il tasso di crescita è sceso a 0, semmai il contrario e la crescita 0 è conseguenza della nostra ricchezza materiale (come lo è in ogni parte del mondo). E che assurdità pensare a una riproduzione umana simile a batterie di conigli…
Ancora tanti, troppi luoghi comuni, contro i quali noi di ANFN non ci stancheremo di combattere, nel nome della libertà, anche di avere i figli che desideriamo, non per chiuderli in cassetta di sicurezza ma per donarli al mondo e farlo, sempre, migliore.
Ringraziamo gli amici di Famiglia Cristiana per la risposta e per averci ricordato gli articoli della Costituzione che riportiamo di seguito e che, abituati come siamo a sentirci dare degli sprovveduti o degli approfittatori, quasi rischiamo di dimenticare.
Le richieste delle famiglie numerose non sono capricci di una lobby, ma diritti garantiti (in teoria) dalla Costituzione anche se regolarmente disattesi. Tanto da farci chiedere, ma allora la Costituzione, cosa ci sta a fare?
Chiediamo alle nostre famiglie di inviarci le loro opinioni a redazione@famiglienumerose.org

Leggo su Famiglia Cristiana (n.2/2000) la lettera di due coniugi con tanti figli e il suo sperticato elogio della famiglie numerose.A quei genitori dico solo: beati voi che avete tanto denaro! Quanto alle sue fantasiose argomentazioni come “più figli uguale più futuro” risponderei con una sola constatazione: il tenore di vita degli italiani è continuato a crescere solo da quando il tasso di natalità si è ridotto a zero. Se tutte le coppie avessero quattro figli, in capo a una generazione la popolazione raddoppierebbe. E dopo due generazioni quadruplicherebbe. Chi darebbe lavoro e pane a tutti questi individui? Le famiglie numerose le troviamo ancora in Africa e in certe zone dell’Asia: ma là regnano povertà e degrado. E gran parte dei bambini non raggiunge in cinque anni di età.I genitori di molti figli hanno tutti i diritti di godersi la loro gioia. A patto però che non pretendano gli aiuti dello stato, cioè di tutti noi, per il loro mantenimento.
Beppe e Antonella , Savona

Risponde Famiglie Cristiana:

Quanto a degrado e corruzioni non abbiamo nulla da invidiare a quelle parti del mondo che citete nella lettera. Magari agiamo con più eleganza e furbizia , ma sempre di porcherie si tratta, con gravissimi danni alla collettività. Guai a dire che il nostro Paese è marcio, perchè c’è un’Italia sana e onesta anche se poco raccontata dai mass media.
Non possiano, però, ignorare che esiste un sommerso di malaffare e marciume morale, che non va sottovalutato.
Quanto alle famiglie numerose, non si possono fare equazioni grossolane, a maggior ragione se consideriamo che siamo il paese al mondo col tasso di natalità più basso, E senza figli non c’è futuro, non c’è speranza e neppure ricchezza. Occorre superare la mentalità che i figli sono un fatto privato, che riguardano solo chi li ha messi al mondo, e peggio per loro se non ce la fanno a mantenerli. Al riguardo, vi consiglio la lettura della nostra costituzione, in particolare degli articoli 29, 30 e 31.

Articolo 29

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

Articolo 30

E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.

Articolo 31

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.

Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopocfr. art. 37].
Articolo 37

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.

La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.

La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.