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Cremona: sostegno alle f.n.: “Tante chiacchiere, pochi fatti”

Cremona: sostegno alle f.n.: “Tante chiacchiere, pochi fatti”

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“”C’è scontento tra le file dell’Associazione Fa-
miglie Numerose di Cremona, i cui rappresen-
tanti sono stati ricevuti nel febbraio fa in co-
mune per discutere le problematiche relative a
genitori che hanno più di tre figli a carico e per
chiedere maggiori agevolazioni e una politica
più attenta alle loro esigenze.
A tre mesi di distanza da quel faccia faccia,
nessuna delle promesse fatte si è concretizzata.
E nulla sembra fare credere che in un prossimo
futuro la realtà possa cambiare.
A sollevare nuovamente il caso, stigmatizzando
l’immobilismo del comune su questo versante,
è il coordinatore provinciale dell’ANFN, Ro-
berto Vitali “Ci sentiamo inascoltati e un po’
abbandonati – spiega – nulla di quanto promes-
so è stato realizzato. Purtroppo, le nostre ri-
chieste hanno cozzato contro l’ideologia di
qualcuno, sebbene gran parte della classe poli-
tica locale, sia di destra che si sinistra, era
schierata a nostro favore. Occorre capire però
che puntare sulla famiglia, specialmente quelle
con molti figli. Sono i futuri contribuenti, sono
i cittadini che un domani produrranno reddito,
sono il futuro del paese”.
Vitali prosegue elencando le richieste fatte e lo
stato dell’arte a tre mesi di distanza dalle pro-
messe fatte “Si era chiesto un abbattimento
dell’Ici, ma l’assessore al bilancio si è opposta
affermando che, così facendo, l’agevolazione
avrebbe dovuto essere destinata a tutti. Bastava
davvero poco, istituendo una “no tax area”: al
disotto di un reddito da 30mila euro, ad esem-
pio, il comune avrebbe subito un mancato in-
troito davvero irrisorio, pari al costo di una
delle tante manifestazioni”. Si era parlato an-
che di realizzare una “family card”, una sorta
di carta dei servizi agevolata per i nuclei nume-
rosi, ma nulla è stato fatto “Le uniche riduzio-
ni che possiamo avere – spiega Vitali, che ha
quattro figli – ce le praticano i negozianti che
hanno accettato la convenzione con la nostra
associazione”. E se il comune ha fatto orecchie
da mercante, non meglio è la situazione con
l’Aem “Azienda voluta dai cittadini per i citta-
dini – incalza Vitali – Abbiamo avuto diversi
incontro con i vertici per cercare di avere un
abbattimento dei costi per le bollette di luce e
gas, ma ci è stato risposto che non era possibile
fare delle preferenze. Peccato che però le azien-
de ricevono degli “sconti fedeltà”: le famiglie
numerose dunque non sono abbastanza fedeli
ad Aem?”. La disfatta è su tutta la linea. Anche
sull’erogazione dell’acqua infatti non c’è stato
nulla da fare, sebbene su questo fronte non ci
sia stata una mancata volontà, ma una questio-
ne burocratica, di passaggi di consegna: l’Ato
sta aspettando la nomina del nuovo presidente
e quindi la ridifinizione delle tariffe. “L’unico
sconto che ci è stato concesso è quello sulla tas-
sa rifiuti: per le famiglie numerose c’è il 20% in
meno. Ma occorre fare richiesta. E visto che su
questa agevolazione non è stata fatta molta
pubblicità, pochissime famiglie hanno potuto
approfittarne”.
Insomma, la questione a Cremona è ancora
aperta e irrisolta “Siamo rimasti con un pugno
di mosche in mano – conclude Vitali, che co-
munque è pronto a proseguire la «lotta» – Il co-
mune, le istituzioni e gli enti locali con poco
avrebbero potuto dare segnali importanti. In-
vece, ci al momento prendiamo atto che su
questi argomenti c’è’ ancora poca sensibilità”.
“Noi, famiglie numerose inascoltate”

Bibiana Sudati
da “La Cronaca di Cremona” del 16 maggio 2007