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Aumenta la bolletta dei rifiuti. Stangata sulle famiglie numerose

Aumenta la bolletta dei rifiuti. Stangata sulle famiglie numerose

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MANTOVA. Dopo la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili,
ecco la Tari, la nuova tariffa sui rifiuti. E mentre per la prima si
preannuncia una stangata per le famiglie, per la seconda a subìre gli
aumenti più consistenti saranno le cosiddette utenze non domestiche,
cioè le imprese (ovvero, negozi, studi professionali, eccetera).

La giunta ha approvato ieri le nuove tariffe conseguenza del piano
finanziario per la raccolta e lo smaltimento delle immondizie che per
il 2014 passa a 10 milioni 501mila euro, 308mila in più rispetto a
quello dell’anno prevedente. Ciò significa un aumento del 3% che verrà
spalmato sulle bollette, ma non in maniera uniforme.

Famiglie. «Per le famiglie con uno o due componenti -, che
rappresentano il 50% del totale, vi potrebbero essere addirittura delle
diminuzioni, anche se inferiori all’1%, nelle bollette» afferma il
segretario generale Annibale Vareschi a cui la politica ha delegato il
compito di illustrare le nuove tariffe. Un incremento del 4,9%
subiranno, invece, le famiglie con tre componenti, mentre quelle con
cinque e sei componenti «in alcuni casi avranno un rincaro anche del
12%». Questo è comprensibile per il semplice fatto che la filosofia che
sottende la raccolta differenziata è quella del «chi più produce, più
spende». E così, un single pagherà 1,10 euro per ogni metro quadrato
del suo appartamento più 24,09 euro di quota variabile; così marito e
moglie verseranno 1,34 euro di quota fissa al metro più 39,6 euro di
quota variabile. Marito, moglie e un figlio pagheranno 1,36 di fisso e
40,68 di variabile. Quattro persone verseranno 1,40 euro al metro più
42,46 di variabile, 5 persone1,41 al metro e 45,29; sei componenti 1,43
al metro e 52,53. Garage e cantine non pertinenziali all’abitazione
verseranno una quota unica: 1,10 euro al metro quadrato.

Detrazioni. «Nel regolamento – annuncia Vareschi – sono state
mantenute tutte le agevolazioni dell’anno scorso per i redditi più
bassi, le famiglie disagiate, con la presenza di persone disabili e per
le associazioni culturali e giovanili».

Imprese. A subire la stangata saranno gli agriturismi con
ristorante, i florovivaisti, gli studi medici e le case di cure: per
loro, secondo i calcoli del Comune, l’incremento della tariffa rifiuti
rispetto allo scorso anno sarà «almeno del 20%». Per il principio di
far pagare di più a coloro che producono più rifiuti, gli autosaloni si
vedranno decurtare la bolletta del 40%, così come i negozi di generi
alimentari e le macellerie (la riduzione per loro sarà del 20%).
Avranno una bolletta più cara le pizzerie al taglio (+13%), i gommisti
( +6%), e i negozi di frutta e verdura. Cresceranno attorno al 3% le
bollette, invece, per i negozi di abbigliamento e per gli uffici.

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