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Vicenza: Alessandro Soprana contro le bollette “pazze”

Vicenza: Alessandro Soprana contro le bollette “pazze”

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http://www.ilgiornaledivicenza.it/dossiers/Comunit%C3%A0/66/182/91173/
IL CASO. Nei bollettini recapitati da Equitalia c’è un errore, ma l’amministrazione comunale ha le mani legate

http://www.ilgiornaledivicenza.it/dossiers/Comunit%C3%A0/66/182/91173/
Quasi 12 mila bollette pazze.
Pioggia di reclami in Comune

Si sollecita il pagamento Iva sulla tassa dei rifiuti per un totale di 236 mila euro che non si sa a chi andranno

Cartelle pazze, per 11.800 contribuenti. Con i bollettini della Tarsu/Tia, viene chiesto addirittura il pagamento di una tassa sulla tassa. Cioè dell’Iva sull’importo stabilito, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sia domestici che di attività commerciali e professionali.
Una situazione illegittima, secondo la Corte costituzionale, che fa montare la protesta dei valdagnesi che si sono già rivolti in Municipio per chiedere spiegazioni. La richiesta “fuori legge” riguarda il 10% dell’importo: su una media di 20 euro a contribuente, l’importo totale arriva a quota 236 mila euro.
In realtà, il Comune ha le mani legate, poiché le bollette sono arrivate da Equitalia Spa, società a cui spetta anche la riscossione e che è a totale capitale pubblico (Agenzia delle e ntrate e Inps). È incaricata di battere cassa a livello nazionale, come riportato nello statuto, per «contribuire a realizzare una maggiore equità fiscale, dando impulso all’efficacia della riscossione attraverso la riduzione dei costi a carico dello Stato e la semplificazione del rapporto con il contribuente».
Parole che stridono, con ciò che sta accadendo in città, con un a richiesta relativa al pagamento di una tassa che i cittadini devono pagare per legge, ma che è maggiorata dell’Imposta sul valore aggiunto senza alcun motivo.
E allora che fare? Si deve pagare e poi chiedere il rimborso, con i tempi biblici della burocrazia italiana? Oppure si deve pagare il dovuto, togliendo l’importo dell’Iva anticostituzionale? Oppure ancora è meglio non pagare, in attesa di un nuovo avviso che rispetti la decisione della Corte costituzionale? A chiederselo è anche Alessandro Soprana, figura di spicco in città visto che ricopre il ruolo di coordinatore veneto dell’Associazione delle! famiglie numerose, che si fa portavoce del malumore.
Si è già presentato in Municipio, “armato” di cartella pazza, nel tentativo di districare il bandolo dell’intricata matassa, con l’aiuto di Gaetano Cocco, ragioniere che dirige la Direzione risorse del Comune.
«Un bel problema, per noi contribuenti, soprattutto per chi ha una famiglia numerosa a carico (per lui l’Iva è pari a 25 euro), e visto anche che la prima scadenza è ormai arrivata. Il pagamento, relativo alla Tarsu/Tia 2009, deve essere effettuato entro oggi e non è ancora chiaro cosa fare, per non incorrere in sanzioni. La richiesta e il termine di pagamento sono perentori e se non paghiamo, scatta la procedura di riscossione coatta con tanto di multa. Una situazione incredibile, poiché lo Stato conferma che non si deve pagare l’Iva ma è lo Stato, tramite il suo “braccio” operativo, a chiedere comunque il versamento dell’Imposta sul valore aggiunto ».