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UN POMERIGGIO IN PIAZZA MONTECITORIO

UN POMERIGGIO IN PIAZZA MONTECITORIO

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Passeggini, cartelli, catene, magliette bianche con bene in vista l’art. 31 della Costituzione Italiana, o due orme nere e la scritta ADESSO BASTA!
Non ci è permesso avvicinarci al palazzo, ma già lo sapevamo, sistemiamo i nostri passeggini (senza bambini, che non si strumentalizzano per queste cose) e ci mettiamo in attesa di quei politici che prima o poi usciranno dal Palazzo e forse ci verranno a chiedere il perché della nostra presenza lì.
Diversi in effetti si avvicinano ed iniziano un dialogo con noi:
Antonio Misiani PD
Savino Pezzotta UDC
Gianluca Galletti UDC (ha 4 figli socio ANFN)
Lino Duillio PD
Marco Calgaro UDC (ha 4 figli socio ANFN)
Donato Mosella API (ha 3 figli)
Gianni Vernetti API (ha 4 figli)
Vignali Raffaello PDL
Elisa Marchioni PD
Lorenzo Cesa UDC
Teresio Delfino UDC (ha 7 figli socio ANFN)
Luigi Bobba PD
Paola Binetti PD
Gianni Alemanno SINDACO DI ROMA
Gianluigi De Palo ASSESSORE ALLA FAMIGLIA comune di Roma
Carlo Ciccioli PDL
Massimo Polledri LEGA NORD
Alcuni si intrattengono a lungo, come Raffaello Vignali, che comprende i nostri timori e assicura la sua volontà a lavorare per la famiglia in seno al governo.
Elisa Marchioni, che parla con i nostri soci cercando di rispondere alle loro domande, anche Marco Calgaro si unisce a noi con entusiasmo e si fa promotore insieme a Donato Mosella di un nuovo intergruppo parlamentare a tema famiglia, che potrebbe forse riportare in agenda questa priorità italiana.
Emerge il tentativo da parte degli onorevoli di volersi fare carico di un argomento difficile, e poco considerato nel palazzo.
La cellula della società forse non è più la famiglia? Come si può tartassare così coloro che garantiscono almeno in parte quel prezioso ricambio generazionale che assicura all’Italia un futuro? Regaliamo una maglietta con l’art. 31 della nostra Costituzione a ciascuno pregandoli di indossarla quando entreranno in aula, per non scordare e per ricordare ai colleghi che la vedranno quale sia la vera emergenza politica di questi giorni!
Affidiamo anche due magliette e alcuni volantini all’onorevole Vignali con la preghiera di consegnarle a nome nostro al ministro Tremonti e al Presidente del Consiglio Berlusconi.
Noi mamme e papà, in piazza, senza i nostri figli ma PER i nostri figli, ci guardiamo perplessi e scettici… Quanti onorevoli là dentro stanno lavorando contro di noi? Come fare a risvegliare in loro il caro vecchio buon senso del buon padre di famiglia???
Ci viene a trovare e si ferma a lungo a chiacchierare con noi uno dei più grandi giornalisti italiani, Luigi Accattoli, anche lui con cinque figli e quindi a noi particolarmente vicino.
Verso sera l’on. Ciccioli ci raggiunge in piazza e insieme a Vignali riassumono come si sta cercando di correggere la manovra finanziaria per impedire il vero disastro a carico delle famiglie italiane. Parlano di una delega finanziaria di cui sarà relatore Maurizio Bernardo e che sarà sottoposta a La Pecorella per verificare l’impatto della misura sui conti.
Alcune decine di parlamentari sembra siano già d’accordo con questa misura di detrazione di 500 euro a figlio dal quarto figlio in poi, alla nostra domanda su cosa succederà per gli incapienti rispondono che probabilmente potranno portare a detrazione l’anno successivo… ci stanno comunque ancora lavorando.
Più tardi arriva anche l’on. Polledri che rilancia il nostro progetto GENESI, per il quale hanno chiesto definitivamente una calendarizzazione, altrimenti si lavorerà sulla delega fiscale di cui sopra. È sicuro che si potrebbe per esempio tassare il gioco delle slot machine, per recuperare quanto serve a non fare affondare la famiglia.
E’ sera e lasciamo la piazza dopo aver salutato le forze dell’ordine che hanno dimostrato non poco interesse nei nostri confronti e per le nostre istanze. Ci portiamo via anche il loro plauso, è così che si dimostra in maniera pacifica!
Tutti gli onorevoli che ci hanno avvicinato hanno accolto la proposta di fare parte di un intergruppo parlamentare a tema famiglia.
Ci mettiamo in viaggio, chi abita a Roma è presto a casa, altri devono raggiungere le estremità di Italia… una riflessione sorge spontanea:

Coloro che ci hanno avvicinato ci danno qualche speranza, ma ci chiedono anche insistentemente di controllare il loro operato, di non mollare, di vegliare affinché si lavori nel Governo a favore del popolo.
Siamo sicuri di essere persone consapevoli e abbastanza attivi nella società civile, soprattutto a livello di volontariato, evidentemente tutto ciò non basta…, forse qualcosa che non funziona c’è in quel palazzo di fronte a noi… forse è il caso di iniziare a pensare a qualche criterio di valutazione per coloro che vogliano entrarci per lavorare a favore del popolo italiano…


Emanuela Garavelli Spitaleri