Una politica familiare strutturale di successo, pensata per incrementare le nascite, “sporcata” da motivazioni ideologiche più che discutibili: è quella ricostruita nella tesina di Nicola, “maturato” veronese che ha studiato come vivevano e quali sostegni ricevevano le famiglie numerose al tempo del fascismo, comparandoli con l’attuale situazione. Un bel lavoro di ricerca che gli ha fruttato una buona votazione…
Salve, mi chiamo Nicola Trevisani, intorno a metà giugno del 2013 avevo inviato una email per avere delle informazioni sulla differenza tra la famiglia numerosa nel periodo fascista con quella di oggi, toccando le tematiche sul ruolo della donna e degli aiuti alle famiglie. Quindi capire quali vantaggi, sostanzialmente, avevano le famiglie numerose (economici, nei servizi etc..) al tempo del fascismo e quelli di oggi.
La tesina è venuta bene ed è piaciuta molto alla commissione d’esame dato che non è un argomento di cui si parla molto, infatti credo che nel voto finale (76) abbiano contato l’originalità.
Volevo quindi ringraziare tutti per l’aiuto che mi avete dato, sopratutto il presidente Giuseppe Butturini il quale ha sempre risposto alle mie domande dandomi delle informazioni preziose, nonostante in quel periodo avesse molti impegni.
In allegato troverete la mia Tesina,
cordiali saluti,
Nicola Trevisani
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