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Tasi: “Cento tenga conto dei carichi familiari”

Tasi: “Cento tenga conto dei carichi familiari”

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Richieste al sindaco detrazioni per ogni figlio residente sull’esempio di altri Comuni

Un gruppo di famiglie centesi scrive al sindaco e agli assessori ai Tributi e alle politiche familiari per chiedere di introdurre nell’applicazione della Tasi alcune detrazioni che tengano in considerazione i carichi familiari, come avvenuto in altri Comuni e come era stato previsto dall’Imu, che prevedeva una detrazione di 50 euro per ciascun figlio residente.

La preoccupazione delle famiglie centesi, che hanno scritto al primo cittadino di Cento a nome dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, è sulla forma originale della nuova tassa sulle abitazioni che “manca di qualsiasi forma di tutela verso le famiglie numerose”. Secondo l’analisi delle famiglie, “l’apprezzabile decisione di ridurre l’aliquota allo 0,25%, rispetto allo 0,49% della precedente Imu prima casa è stata vanificata dal non avere tenuto conto dei carichi familiari: infatti ha determinato una situazione di profonda ingiustizia che penalizza i nuclei più deboli”.

Nella lettera inviata al sindaco è riportato poi un grafico, che riporta in funzione della rendita catastale la differenza di quanto deve pagare una famiglia nel 2014 (Tasi) rispetto a quanto pagato nel 2012 con l’Imu. Se ne deduce che, a parità di numero di figli, spende meno rispetto al 2012 che ha una casa con rendita catastale più alta e spende molto di più una famiglia con più figli.

L’invito al primo cittadino e ai suoi assessori è quello di consultare i siti internet delle numerose città che hanno deliberato la Tasi con forme di tutela verso le famiglia con figli (Venezia, Ferrara, Vicenza, Latina, Bergamo, Torino, etc.) “per ricavare tutti i riferimenti di legge e modalità di applicare tali detrazioni”.

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