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Scuola: gender, Mario Sberna, ministro sbaglia, allarme non infondato

Scuola: gender, Mario Sberna, ministro sbaglia, allarme non infondato

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(ANSA) – ROMA, 16 SET – “Sbaglia il ministro Giannini a
rispondere alle preoccupazioni di milioni di famiglie agitando
lo spettro di azioni legali contro chi parla della penetrazione
dell’ideologia gender nelle scuole”.
Lo affermano i deputati
Gian Luigi Gigli e Mario Sberna, del gruppo Per l’Italia-Centro
Democratico. Sbaglia il sottosegretario Faraone a tacciare di
oscurantismo medievale quanti, vedendo quello che viene portato
avanti in molti istituti, non si sentono rassicurati dai
proclami del Ministero. Anche se la riforma Giannini evita di
sbandierare questa ideologia – spiega una nota – le
preoccupazioni delle famiglie non sono purtroppo infondate,
anche in considerazione del rapido adeguamento alle ideologie
dominanti prodottosi nel frattempo sui libri di testo di alcune
importanti case editrici”.
“Malgrado le rassicurazioni del ministro tutti i nostri dubbi e le nostre perplessita’ restano perche’ nella Convenzione di
Istanbul, a cui il Piano per la scuola fa esplicito riferimento,
con il termine ‘genere’ ci si riferisce non gia’ al sesso
maschile o femminile, ma a ruoli, comportamenti, attivita’ e
attributi socialmente costruiti, mentre tra gli obiettivi
prioritari del piano vi e’ dichiaratamente anche quello di
superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la
rappresentazione e il significato dell’essere donne e uomini, e
di favorire l’inserimento di un approccio di genere nella
pratica educativa e didattica: e’ quanto puntualmente si sta
verificando nelle scuole italiane, scavalcando la responsabilita’
educativa delle famiglie. Purtroppo l’ideologia gender non e’ una
favola e porta avanti la sua azione distruttiva in tutto il
mondo come evidenzia l’allarme lanciato da Papa Francesco, che
l’ha definita un’operazione di colonizzazione ideologica.
Continueremo pertanto a vigilare su quanto sta accadendo in
questi giorni nelle scuole italiane”, conclude la nota.
Fonte: ANSA