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«Sconti per le famiglie numerose»

«Sconti per le famiglie numerose»

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L’assessore Speranza: stiamo valutando abbonamenti meno cari per i bus
Più che in via Tasso ieri sembrava di stare a Montecitorio. Dico e politiche familiari hanno infatti tenuto banco in Consiglio provinciale. Dove l’assessore alle Politiche sociali Bianco Speranza, dopo gli incontri con l’Associazione famiglie numerose, ha annunciato alcune novità: «Con il collega ai Trasporti Roberto Chiorazzi si sta valutando di scontare gli abbonamenti mensili per chi ha più di tre figli. Nel bando per l’abbattimento delle rette delle scuole paritarie di istruzione secondaria superiore si è invece già introdotto un punteggio maggiore per chi appartiene a famiglie numerose. Avvieremo inoltre una campagna di sensibilizzazione rivolta ai Comuni».

Il punto di partenza della discussione è una mozione presentata da cinque consiglieri di maggioranza (Forza Italia, Udc e An) e allargata alla Lega. Il documento – citando la Costituzione e sostenendo che «il governo ha proposto un disegno di legge volto al riconoscimento delle coppie di fatto capace di intaccare il tradizionale modello di famiglia naturale», mentre «le coppie di fatto dovrebbero trovare la legalizzazione dei loro rapporti nel diritto privato» – chiede che «il Parlamento si impegni a tutelare giuridicamente e socialmente la famiglia tradizionale mediante leggi su welfare e lavoro che ne agevolino la formazione». Da parte della Margherita viene proposto un emendamento, che toglie ogni riferimento ai Dico e, come spiega il capogruppo Vittorio Milesi, vuole «che anche la Provincia si impegni in prima persona al sostegno della famiglia, prevedendo di aggiungere all’assessorato alle Politiche sociali anche la denominazione “alla famiglia”».
Ed è qui che scatta la bagarre. Per Mario Gandolfi (An), infatti, si tratta solo di «una furbata da quartierino. Ricordate che quando si fa parte di una coalizione di governo e non si condividono certe iniziative o si esce o si è corresponsabili». Accuse respinte da Francesco Cornolti e Vittorio Milesi (Margherita): «Sulle politiche familiari non dobbiamo certo prendere lezioni da voi». Dopo la difesa d’ufficio dei Dico da parte di Ds e Rifondazione – «è una tutela della libertà e dei diritti delle persone che non intacca quelli della famiglia» – altre polemiche le hanno sollevate le osservazioni tecniche fatte all’emendamento. «Non ha le caratteristiche per essere messo ai voti, non essendo né integrativo né modificativo rispetto alla mozione», sentenzia il presidente del Consiglio Emilio Mazza.
«Qui c’è violazione del regolamento. In due diverse riunioni i capigruppo avevano accolto il testo così com’è», replica Milesi. Ma il direttore generale Francesco Bari rettifica: «Dal punto di vista tecnico-formale non ci sono i requisiti». Conclusione: l’emendamento non viene votato, mentre passa con il favore della maggioranza la mozione originaria (sulla quale la Margherita si è infine astenuta).
In aula si è parlato anche di viabilità. Rispondendo a un’interpellanza della Margherita sulla situazione dello snodo viario Valtesse-Pontesecco, l’assessore Valter Milesi ha annunciato che l’intenzione è «di allungare la posa dei birilli anticode (che modificano la carreggiata a seconda del traffico), estendendola dalle 6,30 alle 9,30 (anziché dalle 7 alle 9) e oltre il calendario scolastico (esclusi solo luglio e agosto)». «La soluzione per noi rimane quella di una rotatoria sulla circonvallazione Frabriciano, 500 metri a valle dall’intersezione di via Biava. Ma il progetto è fermo per la contrarietà della circoscrizione cittadina, che chiede una strada in galleria, troppo dispendiosa», ha spiegato l’assessore, paventando anche una nuova difficoltà: «Il Comune di Ponteranica ha fin qui garantito una squadra di operai per la posa dei birilli, che decade dall’anno prossimo. Bisognerà cercare nuovi operatori».
Dal Consiglio via libera all’aumento di capitale alla Teb (Tramvie elettriche bergamasche) di 1 milione e 500 mila euro – «il Tram delle Valli partirà nel settembre 2008», ha ricordato l’assessore alle Grandi opere Felice Sonzogni – e alla concessione di un credito di 3 milioni e 500 mila euro all’Abf (Azienda bergamasca formazione). Rispondendo a un’interpellanza della Lega, Sonzogni ha poi precisato che «il nuovo progetto della Gronda Est non determinerà un’area logistica per le merci a Stezzano. Il Comune verrà coinvolto nella fase della progettazione definitiva che si aprirà tra circa due settimane». L’assessore all’Agricoltura Luigi Pisoni (sempre replicando alla Lega) ha precisato i costi del punto vendita Agripromo in Città Alta: circa 48 mila euro annui, tra affitto e mutuo, «ma senza alcun esborso da parte della Provincia».
Benedetta Ravizza
eco di Bergamo 6/06/2007