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Reggio E.: 100€ in meno nelle tariffe acqua delle fn.

Reggio E.: 100€ in meno nelle tariffe acqua delle fn.

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REGGIO EMILIA: RIVOLUZIONE NELLE TARIFFE DELL’ACQUA
CENTO EURO IN MENO ALL’ANNO PER LE FAMIGLIE NUMEROSE
L’ Ato 3: .
ACCOLTA LA RICHIESTA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FAMIGLIE NUMEROSE

L’Ato 3 di Reggio volta pagina e approva nuove tariffe. E riduce in modo
drastico la penalizzazione economica che ha finora danneggiato le famiglie
numerose. Dopo un lungo confronto con l’Associazione Nazionale Famiglie
Numerose di Reggio, l’assemblea dell’Ambito Territoriale Ottimale ha
approvato la novità tariffaria. Per le famiglie con almeno quattro figli,
così come per tutti i nuclei familiari composti da sei a nove persone,
raddoppia la dotazione di acqua da pagare a tariffa agevolata, base e di
prima eccedenza. Per i nuclei familiari composti da almeno 10 persone
queste fasce vengono triplicate.

L’applicazione delle nuove tariffe per le famiglie numerose (oltre mille
in provincia quelle con almeno quattro figli, mentre in totale i nuclei
familiari composti da almeno sei persone sono circa il doppio) sarà
immediata e scatterà dal 1 gennaio. Le famiglie con almeno sei componenti
(registrati sullo stato di famiglia dell’anagrafe comunale) dovranno
presentare entro il 30 aprile agli uffici Enia o di Ast-Toano, una
richiesta tramite un apposito modulo già predisposto dai gestori e
disponibile presso gli sportelli degli stessi. Il nuovo meccanismo vale
anche per le famiglie servite da un’utenza condominiale, per le quali però
la richiesta dovrà essere inoltrata dal titolare del contratto di
fornitura del servizio (la fattura derivante dall’applicazione delle nuove
tariffe riguarderà l’utenza condominiale).

Lo studio realizzato da Ato 3 stima un risparmio medio anno tra 90 e 110
euro per ogni famiglia numerosa, risparmia che balza a circa 170 per
famiglie con dieci componenti. I nuovi scaglioni prevedono che la tariffa
agevolata (0,62 euro/mc) sia applicata fino a 84 mc d’acqua per i nuclei
familiari fino a 5 componenti. Per famiglie da 6 a nove componenti la
tariffa agevolata sarà applicata fino a 168 mc, oltre i nove componenti
arriverà fino a 252 mc. Stesso meccanismo per la tariffa base e per quella
di prima eccedenza.

Le tariffe applicate finora hanno un grande difetto. Gli scaglioni di
acqua sono infatti collegati al contatore, indipendentemente dal numero di
persone che ne usufruiscono. L’effetto perverso è che un single dispone di
enormi quantitativi di acqua a costo irrisorio, mentre le famiglie
numerose (che per forza di cose superano con i loro consumi complessivi
gli scaglioni dove l’acqua costa meno) finiscono per pagare cifre molto
più alte. Uno studio dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose ha
stimato che già il terzo figlio paga l’acqua (la stessa quantità d’acqua)
tre volte più cara di un single. L’Ato ha invece basato i suoi calcoli
sulla variazione dei consumi rispetto alla composizione familiare. I
risultati segnalano gli squilibri dell’attuale sistema: si passa dal
consumo procapite di un single pari a 89 mc a 34 mc di consumo procapite
in una famiglia di dieci persone.

La decisione di intervenire sulle tariffe dell’acqua era un impegno preso
dal sindaco di Reggio, Graziano Del Rio, già nel gennaio 2007. Nel corso
dell’ultimo anno il confronto tra enti pubblici e Anfn ha vissuto momenti
anche accesi, come la presentazione di un ricorso al Difensore civico da
parte dell’Anfn. Ma l’obiettivo di intervenire su tariffe che penalizzano
le famiglie con figli è stato sempre condiviso, anche attraverso incontri
con l’Ad di Enia, Ivan Strozzi, e il dirigente Enia di Reggio, Nino
Simonazzi, fino all’impegno diretto e importante del capo di gabinetto del
sindaco Del Rio, Maurizio Battini.

L’Associazione Famiglie Numerose ha inoltre chiesto un rapido passaggio
alla tariffa procapite, segnalando la sperimentazione avviata dall’Ato 5
di Bologna. E’ questo il meccanismo che darebbe una soluzione definitiva
al problema, eliminando totalmente le iniquità per le famiglie numerose, e
intervendo anche a favore di quelle con meno figli. L’Ato di Reggio ha
segnalato la necessità di tempo per predisporre adeguati meccanismi di
attivazione del pro capite, ribadendo comunque che è questo l’obiettivo al
quale, seguendo le indicazioni regionali, occorre puntare.