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QUEI MATTI CHE VANNO A ROMA…

QUEI MATTI CHE VANNO A ROMA…

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Pubblichiamo l’ironico articolo che Sergio Noto (che non ci risulta associato ANFN, ndr) ha scritto per le pagine venete del Corriere della Sera. Ci dà dei matti e ha, naturalmente, ragione.
Su un’unica cosa dissentiamo e ci sembra giusto puntualizzarlo: se è vero che molta gente e moti politici quasi non sanno che esistiamo (ed è per questo, anche, che andiamo a Roma) non possiamo dire altrettanto della Cei, che dal Prestito della Speranza in poi è stato l’unico organismo ufficiale a fare qualcosa di strutturato (e forse nemmeno di sua competenza) per le famiglie numerose.
Comunque grazie signor Noto per il suo simpatico elogio alla pazzia… e speriamo di averla con noi alla nostra “passeggiata romana”…

DEDICATO ALLE FAMIGLIE

Di Sergio Noto

Aveva un bel dire Dostoevskij che “la bellezza salverà il mondo”.

Anche ai giorni nostri per quasi tutti “L’Idiota” letterario resta solo un povero idiota. Non c´è molto da ridere in giro, ma alla fine tutti preferiamo confidare nell´utilità, nei vantaggi materiali, nel poco ma subito e i moralisti meglio perderli che trovarli. Ciononostante i pazzi non muoiono mai e qualcuno ci è scappato, alcuni si aggirano per l´Italia; sprovveduti che non hanno capito come va il mondo, illusi sostenitori dell´inutile “bellezza”.

Gente che non si fa gli affari propri. Incoscienti usciti da chissà quale romanzo d´appendice, che, non contenti delle loro disgrazie hanno addirittura pensato di fondare un´Associazione, quella delle Famiglie Numerose. In Italia sono quasi 200mila le persone con almeno quattro figli, o multipli di quattro, iscritti nello stato di famiglia. Tavolate e lavatrici minimo per 10 persone.

Gente che, anche se non dispone di stipendi straordinari pensa a dividere e a dare, anziche´ prendere o a trattenere. Cinque o seimila soci anche nel Veneto, che ai primi di dicembre andranno a loro spese a manifestare a Roma in occasione del Family Day , perché continuano a sperare di cambiare il mondo, anche se sanno benissimo che delle famiglie numerose non gliene frega niente a nessuno, tanto meno ai politici e perfino alla Cei, nonostante quello che pensava già S.E.il cardinale Ottaviani a proposito delle famiglie cattoliche.

Questi signori fuori dal mondo viaggiano su tassi di fertilità di 6 nati per donna, ma sanno benissimo che la media italiana -la più bassa fra i paesi industrializzati- è uguale a 1,31,contro l´1,98 della Francia,l´1,78 della Norvegia,l´1,66 del Regno Unito e l´1,41 della Germania.

Viaggiano ,appunto, con i Fiat Ducato modello promiscuo, non con i SUV interni in pelle, 5 kilometri con un litro. Loro si arrangiano e non chiedono nulla alle tasche degli italiani, perché sanno che i loro connazionali sono già arcicontenti di tirar fuori suon di miliardi per mantenere le famiglie(allargate) dei politici, degli enti inutili, gli eserciti, i forestali, il cinema, l´8 per mille, il 5 per mille e quant´altro.

Loro si riuniscono in Centri di spesa, cercano sconti, convenzioni per le grandi quantità, perché sanno che il “quoziente familiare” è arabo per il Fisco italiano,mentre è diffusissimo in Gran Bretagna e in Francia; loro si arrangiano, ma hanno presente che in Germania tra Kindergeld ed Etherngheld lo Stato spende 250 miliardi l´anno in politiche a favore della famiglia. Hanno anche letto da qualche parte che in paesi civili, la Norvegia ad esempio, ogni madre riceve per un figlio sotto i 3 anni 6000 euro all´anno, per scegliersi gli asili di suo gusto o stare a casa senza troppi patemi.

Ma non ci fanno caso, pazzi a piede libero appunto,gente che fa poche vacanze e molti sacrifici ,che sorride sempre,che si stringe se arriva qualcun altro senza fare troppi calcoli, memori del vecchio detto “fioi o linzoi no ghe ne è mai abbastanza”, ma erano altri tempi.

Resta un dubbio: forse non sono poi così idioti come alcuni vorrebbero credere e hanno capito che il segreto di una vita felice è dare non ricevere. Ma questo è bieco moralismo.

Corriere del Veneto(Treviso e Belluno) allegato al Corriere della Sera