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NUOVO ISEE: I COMMENTI DELLA STAMPA

NUOVO ISEE: I COMMENTI DELLA STAMPA

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C’è chi la presenta con toni entusiastici, chi invece, riportando iil comunicato stampa ANFN con i commenti di Alessandro Soprana, sottolinea l’assurdità di una misura che finisce col penalizzare proprio le famiglie numerose che più dovrebbe aiutare… dall’ampio servizio su Avvenire al sito del Sole 24ore con il commento del nostro responsabile politico, la rassegna stampa di un tema centrale per il welfare dei nuclei con più figli:

Avvenire. Servizi, i nuovi criteri non convincono le famiglie http://www.forumfamiglie.org/allegati/rassegna_28131.pdf
Riccometro, premiate le famiglie numerose Più controlli e maggiore …
Il Messaggero
ROMA «Ogni giorno che passa con l’applicazione del vecchio Isee è un giorno di ingiustizia in più». Così il ministro del Lavoro Giovannini ha sintetizzato l’urgenza di procedere con l’adeguamento dell’indicatore chiamato anche «riccometro», usato per …
http://www.ilmessaggero.it/ECONOMIA/riccometro_famiglie_controlli_patrimoni/notizie/292072.shtml

Agenzia AGI http://www.agi.it/economia/notizie/201306140959-eco-rt10045-fisco_ecco_il_riccometro_tutelate_le_famiglie_numerose

Toscanaoggi http://www.toscanaoggi.it/Italia/Famiglie-numerose-il-nuovo-Isee-non-tiene-conto-abbastanza-dei-costi-dei-figli

Famiglia: Isee, via libera alle nuove regole. Il «no»delle associazioni …
Romasette.it
Il nuovo strumento non convince del tutto nemmeno l’associazione Famiglie numerose. «Il nuovo Isee – ha detto il presidente Giuseppe Butturini, padre di dieci figli – tiene conto solo in minima parte delle spese sostenute dai genitori per i propri figli».

SITo del Solee24ore: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-06-13/libera-conferenza-unificata-nuovo-153157.shtml

Lancio ANSA:
FISCO: FAMIGLIE NUMEROSE, NUOVO ISEE NON TIENE CONTO FIGLI

(ANSA) – ROMA, 12 GIU – Il nuovo Isee non tiene conto

abbastanza delle spese sostenute dai genitori per i propri

figli: e’ quanto rileva l’Associazione nazionale famiglie

numerose, preoccupata per alcuni contenuti del testo del decreto

che arrivera’ in Parlamento.

L’osservatorio politico dell’associazione riconosce elementi

positivi nella riforma del regolamento dell’Isee, primo tra

tutti il contrasto all’elusione fiscale: d’ora in poi –

affermano in una nota – non sara’ piu’ conveniente per una coppia

di conviventi dichiarare residenze diverse, al fine di ottenere

agevolazioni nei servizi erogati dai comuni. Ne’ assisteremo piu’

a chi, per non denunciare risparmi, prosciuga il suo conto

corrente bancario prima della fine dell’anno per poi riaprirlo

pochi giorni dopo, ad inizio anno nuovo.

Ma ci sono alcuni punti criticabili, aggiunge l’associazione,

tra i quali ad esempio quello dei figli disabili. L’art. 4 del

decreto prevede che si possano sottrarre fino a 5 mila euro dal

patrimonio disponibile in presenza di un figlio con handicap.

“Ma che succede se i disabili sono piu’ di uno?” si chiede il

direttore dell’osservatorio, Alessandro Soprana. Se si e’ in

affitto, si potranno sottrarre fino a 7mila euro, ma le famiglie

numerose hanno bisogno di case adeguate che, data la superficie,

costano di piu’. Se invece si vive in case di proprieta’, il

single potra’ usufruire, nel calcolo dell’Isee, di una franchigia

di 5 mila euro, cifra che cresce di 500 euro per ogni componente

del nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di

7mila euro, ovvero fino a cinque componenti, non contemplando

quindi le famiglie con piu’ di cinque persone.

Ancora, la scala di equivalenza: il nuovo Isee lascia

sostanzialmente invariato il valore dei figli, con piccoli

ritocchi giudicati non sufficienti dall’associazione, secondo la

quale per mantenere inalterato il livello di vita di ogni

componente, la scala di equivalenza dovrebbe valutare meglio i

figli, riconoscendo loro un parametro pari a un coefficiente di

0,785 a figlio e non da 0,47 a 0,35 come previsto dal decreto.

Sotto quella soglia, le opportunita’ per ogni figlio si riducono,

commenta l’associazione: ad esempio, molti figli di famiglie

numerose devono rinunciare a iscriversi all’Universita’. (ANSA).