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Notizie dal Forum delle Associazioni Familiari per giorno 20: sarà la Festa della famiglia!

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di Patrizia Carollo

Intervista all’avvocato Francesco Bianchini, presidente del Forum delle Associazioni Familiari della Sicilia sulla “Festa aconfessionale della famiglia del 2015”

Continuano a venire alla ribalta i sostenitori del “sì” alla “Festa aconfessionale della famiglia naturale” di domani 20 giugno in Piazza San Giovanni a Roma, per «riaffermare – come dicono gli organizzatori – il diritto di mamma e di papà a educare i figli e fermare la colonizzazione ideologica della teoria gender nelle scuole e nel Parlamento e bloccare sul nascere il ddl Cirinnà, che consentirebbe in prospettiva adozione e utero in affitto per le coppie dello stesso sesso». Abbiamo intervistato l’avvocato Francesco Bianchini, presidente del Forum delle Associazioni Familiari della Sicilia, che si confà a menadito a ciò che qualche giorno fa ha detto monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, augurando «pieno successo» alla manifestazione «con la certezza che porterà un contributo prezioso alla vita della Chiesa e di tutte le persone che hanno a cuore il bene dell’intera umanità».

Che notizie ci dà sul Forum? Aderirà all’evento di giorno 20, oppure parteciperete come singoli, come genitori?

«Il Forum delle Associazioni Familiari è un’associazione apartitica di associazioni, alcune delle quali non hanno formalmente aderito, con la loro specifica sigla all’evento, ma saranno comunque presenti diverse famiglie iscritte. Pillòn, che è anche consigliere nazionale del Forum, fa parte per esempio del Comitato promotore dell’evento “Difendiamo i nostri figli”. Io, personalmente poi sarò presente in piazza insieme con altri esponenti dei Forum territoriali (nazionale, regionali, provinciali e comunali) a manifestare in favore della Famiglia naturale e dei bimbi, con convinta determinazione. Ho incoraggiato con entusiasmo la partecipazione tramite le associazioni del Forum, i movimenti e le Diocesi siciliane. Ho diffuso la bella notizia dell’evento con sollecitazioni personali in tutta Italia ed ho messo la locandina pure come copertina della pagina facebook del Forum che presiedo in Sicilia, con informazioni utili e commenti di supporto. Nel Forum non ci sono “gabbie” ed io ho proceduto al sostegno concreto e appassionato della manifestazione. Non m’interessa diramare labiali comunicati di adesione. Preferisco agire per la buona riuscita della mobilitazione».

Vi unirete con altre realtà? Se sì, quali?

«La piazza è grande e la manifestazione è libera. Non è possibile sapere in partenza se saranno presenti realtà tutte quante perfettamente omogenee fra loro. Mi auguro che le Forze dell’Ordine tengano lontani della Festa eventuali provocatori».

Qual è il sentire comune: cosa sperano di ottenere le migliaia di genitori che aderiranno a questa manifestazione: riuscire a bloccare l’approvazione di alcun DDL? Ciò è auspicabile?

«Le Famiglie provenienti da tutta Italia, tra mille difficoltà, reclamano l’attuazione della Costituzione della Repubblica, che purtroppo viene violata nel silenzio di parte delle Istituzioni. Reclamano l’attuazione dei “diritti della famiglia, come società naturale” (art.29), della “garanzia dell’unità familiare” (art.29), del primario “diritto dei genitori” a “mantenere, istruire ed educare i figli” (art.30), del diritto di ogni figlio alla protezione (art.31) anche in ordine alla sua identità genetica ed al suo diritto alla “maternità” (art.31) ed alla “paternità” (art.30), del diritto costituzionale delle famiglie (art.29) numerose a fruire di un “particolare riguardo” (art.31), del diritto della donna ad adempiere alla insostituibile “sua essenziale funzione familiare” (art.37), del diritto alla libertà e dignità della famiglia (art.36). E’ evidente che l’illegittimità costituzionale dei DDL Cirinnà, Fedeli e Scalfarotto suscita preoccupazione nella stragrande maggioranza delle famiglie italiane, che preferirebbe l’attuazione della Costituzione, anziché la violazione della stessa».

C’è il rischio che tale manifestazione possa essere intesa come politica? Un “muro contro muro” che può presentare la stessa posizione cattolica come ideologica?

«Ma quale ideologia? La Festa di domani sarà aconfessionale e la Famiglia naturale preesiste allo Stato, alla politica, tanto che la Costituzione la “Riconosce” (29) non avendo alcun potere di costituirla. La Festa aconfessionale 2015 della Famiglia naturale esprime la ricchezza del “nucleo naturale e fondamentale della
società” riconosciuto come tale anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, all’art.16. In ogni grande mobilitazione c’è sempre il rischio di strumentalizzazioni. Sarà compito dei mezzi d’informazione
rappresentare la Verità sulla Festa 2015 della Famiglia».

Poiché però entrambi cattolici, le chiedo: come conciliare, secondo lei, il dettato di Gesù di dover amare e perdonare tutti “anche coloro che sbagliano perché non sanno quel che fanno” con l’evidenza che certe lotte portate avanti dalle lobby lgbt hanno delle problematicità evidenti al loro interno tanto da non poterci esimerci dall’esprimerci a riguardo?

«L’evento di domani è, ripeto, aconfessionale ed è in favore della Famiglia naturale, la quale non è patrimonio esclusivo di quella o quell’altra religione. Gli attacchi alla Famiglia naturale e ai figli, da parte di alcune lobbies, sottendono un desiderio di accoglienza che il cristiano non può mai ignorare. Le famiglie cristiane sono chiamate, certamente, a testimoniare la bellezza del Vangelo della Famiglia di Nazareth».

Qualora l’evento di giorno 20 si rivelasse inefficace o non bastevole, per quale via secondo lei si può tentare di dialogare con i fautori del gender, in uno spirito costruttivo per la società tutta? A beneficio soprattutto degli più indifesi, i bambini?

«Il dialogo costruttivo (con chiunque) era, è e sarà sempre necessario, anzi doveroso. Il Forum l’ha sempre fatto e sempre lo farà. Il dialogo costruttivo continuerà a esserci a prescindere dall’esito della La Festa del 20 giugno 2015».

“paternità” (art.30), del diritto costituzionale delle famiglie (art.29) numerose a fruire di un “particolare riguardo” (art.31), del diritto della donna ad adempiere alla insostituibile “sua essenziale funzione familiare” (art.37), del diritto alla libertà e dignità della famiglia (art.36). E’ evidente che l’illegittimità costituzionale dei DDL Cirinnà, Fedeli e Scalfarotto suscita preoccupazione nella stragrande maggioranza delle famiglie italiane, che preferirebbe l’attuazione della Costituzione, anziché la violazione della stessa»
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