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Modena: il comune non può permettersi di ridurre l’Ici alle famiglie numerose?

Modena: il comune non può permettersi di ridurre l’Ici alle famiglie numerose?

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Comunicato Stampa

Detrazioni Ici per le famiglie numerose: intervento di bassissimo costo per tutti i comuni

L’imposta ICI è stata introdotta con il D.lgs. 30/12/1992, n. 504. La Risoluzione n. 1/FL del 19 febbraio 2001 definisce che “nessun ostacolo può opporsi alla scelta del comune di diminuire il carico fiscale relativamente all’ICI”, quindi alla riduzione delle aliquote o alla introduzione di ulteriori detrazioni a favore di particolari categorie di immobili o soggetti possessori di unità immobiliari.
La maggior parte delle famiglie con tanti figli vive in abitazioni di dimensioni superiori alla media per necessità, più che per scelta, sobbarcandosi spesso mutui importanti per far fronte all’acquisto o all’ampliamento della casa.
La detrazione fissa, senza maggiorazioni, riconosce i maggiori benefici ai single o alle coppie senza figli, che vivono in appartamenti di piccola metratura e conseguente ridotta rendita catastale. I nuclei con molti componenti, malgrado abbiano una media pro-capite di metri quadrati abitati inferiori alla media (20 mq. per persona, mentre la media nazionale è di 37 mq., dati sole24ore), versano, sempre pro-capite, una imposta superiore alla media. E’ necessario quindi prevedere l’introduzione di correttivi quali aliquote ulteriormente agevolate e detrazioni aggiuntive per ogni figlio, al fine di eliminare questa iniquità e riconoscere l’importanza per la nostra società dell’investimento nei figli.
L’esiguità del numero delle famiglie con 4 o più figli, proprietarie di immobili (meno dello 0,5% del totale delle famiglie), e forse qualcuna avrà anche un castello perché no…..rende qualsiasi intervento a favore delle stesse a bassissimo costo per ogni Amministrazione Comunale (per Modena appena 50.000 Euro) ben ripartibile fra il resto delle famiglie ed altri soggetti passivi dell’ICI, l’onere dell’intervento.
Se Modena è così in difficoltà nel coprire l’eventuale “buco” ICI, come mai a BRESCIA, e’ prevista una detrazione di Euro 250,00 anziché di Euro 139,50 per le famiglie formate da almeno 6 componenti; a RIMINI, è prevista una detrazione di Euro 258,23 per i nuclei formati da 6 o più componenti con un reddito complessivo lordo non superiore a Euro 46.000,00 Euro aumentato di Euro 4.000,00 per ogni componente oltre il sesto; a l’AQUILA, è prevista una detrazione di Euro 154,94 anziché di Euro 103,29 per le famiglie numerose con nucleo di 6 o più componenti con reddito complessivo inferiore ad Euro 33.569,70 e che non abbiano altre abitazioni nell’intero territorio nazionale e per nuclei famigliari superiori a 6 unità detto limite di reddito è maggiorato di Euro 2.582,28 per ogni ulteriore componente.
Queste sono solo alcune delle province più importanti ma vi sono anche decine di comuni che applicano le detrazioni a favore dei nuclei numerosi (6 o piu’ componenti da stato di famiglia) vedi, Cattolica, Riccione, S.Ilario D’enza, Montevarchi, Castel San Pietro, Valdagno, S.Giorgio in Piano.
Le proposte a questo punto si sprecano, anche perché nei numerosi ed infruttuosi incontri con il Comune, la nostra Associazione aveva già fornito delle “dritte” quali: applicazione di una detrazione di Euro 258,00 (anziché solitamente Euro 103,29) per le abitazioni principali delle famiglie con 6 e più componenti a prescindere dal reddito imponibile ovvero con un massimo di reddito imponibile pari a Euro 10.000, 00 pro-capite, oppure, definire una “spazio minimo vitale” necessario ad personam (proposta 20 mq.) totalmente esente da ICI, pagando eventualmente solo la differenza sui metri quadrati che superano tale spazio (ad una famiglia con sei componenti, sui primi 120 mq. non si applica l’ICI).
In ogni caso pensiamo, anche a nostro danno, forse, che la questione ICI sia un falso problema, considerato che la famiglia presa in esame, minimo 6 componenti da stato di famiglia (padre, madre, 2 figli e 2 nonni) avrebbe un beneficio annuale di 100 Euro quando con la semplice e vessata FAMILY CARD il risparmio sarebbe di 10 volte superiore.

Pier Luigi Bonvicini
Respo. Regione Emilia Romagna
Associazione Nazionale Famiglie Numerose