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Mario Sberna scrive a Silvio Berlusconi: aiutateci a invertire la rotta

Mario Sberna scrive a Silvio Berlusconi: aiutateci a invertire la rotta

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Ill.mo Presidente,

ci permettiamo disturbarLa anzitutto per complimentarci con Lei ed i Suoi collaboratori per la schiacciante vittoria conseguita nelle recenti elezioni politiche. Conosciamo bene, perché le viviamo quotidianamente sulla nostra pelle, le enormi difficoltà del Paese e dunque La ringraziamo del coraggio che ha voluto mettere in campo per cercare di risolverle o quanto meno attenuarle.

Noi rappresentiamo le famiglie numerose italiane. Poco più di tre anni fa è stato fondato questo sodalizio che ingloba il futuro della Nazione: le nostre famiglie associate hanno infatti almeno quattro figli (tra naturali, adottati o affidati), ben più della media disastrosa di 1,3 figli/donna che caratterizza il nostro Paese. Con passione per la Vita, con coraggio, con amore e delicatezza, li abbiamo messi al mondo, baciati, coccolati, educati, cresciuti e donati. Li consegniamo anche a Lei, Presidente: ci aiuti a farli crescere con serenità, perché siamo la categoria sociale più bistrattata, nonostante l’art. 31 della Costituzione. Quando va bene ci sentiamo dire “Avete voluto la bicicletta? Pedalate”; Quando va male meglio non scriverlo: ha a che fare con l’umiliazione e le lacrime.

Signor Presidente, ora pensi anche a noi. In termini fiscali, tributari, dei servizi… paghiamo più di chiunque altro in Italia, siamo davvero iniquamente e ingiustamente colpiti. Eravamo più di tre milioni di famiglie negli anni ’60, siamo ridotti a nemmeno 190.000 famiglie oggi, anche a causa di una politica che per decenni ha penalizzato e punito chi metteva al mondo i figli. Un Paese che punisce e colpisce il proprio futuro, è un Paese votato al suicidio. Senza bimbi, non c’è futuro!

Ci permettiamo allora, in conclusione, chiederLe due cose che, siamo certi, aiuterebbero ad invertire la tendenza. Anzitutto mantenere un Ministero della Famiglia, dato che per la prima volta abbiamo avuto una porta alla quale bussare, dove ci è stato aperto – direttamente dal Ministro – e dove abbiamo ricevuto ascolto e attenzione. Se poi il Ministro fosse papà o mamma “numerosa”, come in Germania, sarebbe davvero un segno non indifferente. In secondo luogo, ci dia l’opportunità di incontrarLa almeno una volta. Desideriamo portarLe le gioie e le speranze delle famiglie numerose. Trovi un po’ di tempo anche per noi: non se ne pentirà, Presidente.

Con viva cordialità,

Mario e Egle Sberna, a nome delle famiglie numerose associate e dei loro 25.850 bambini
Brescia, 15 aprile 2008