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MARIO SBERNA PRESENTA LA FAMILY CARD

MARIO SBERNA PRESENTA LA FAMILY CARD

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Davanti a una sala gremita ma inspiegabilmente vuota di giornalisti e mezzi di informazione, Mario Sberna ha presentato venerdì 8 gennaio a Brescia la family card, l’unica concreta iniziativa per la famiglia con più figli contenuta nella legge di stabilità 2016.
Primo firmatario della proposta di legge entrata nelle disposizioni quadro per il 2016, il deputato Mario Sberna non ha potuto nascondere la soddisfazione per essere riuscito dopo due anni di lavoro nelle aule di Montecitorio a portare a casa una delle misure più interessanti di sostegno per le famiglie numerose già attive in Francia, Spagna e Polonia.
Ma la card italiana non è ancora perfetta, ammonisce Sberna, che si impegna a controllare che il regolamento attuativo riempia di significato e di sconti la prima iniziativa statale che riconosce la famiglia con tre figli minori “famiglia numerosa”. C’è ancora molto da fare: per alzare il tetto dell’Ise in modo da includere il maggior numero di famiglie possibile, per allargare anche alle famiglie con figli maggiorenni che studiano le condizioni, per includere sconti in settori importanti per famiglie e ragazzi. E per collegarla con le altre card europee, in collaborazione con l’Elfac, la European Large Families Confederation, che ha varato la prima carta sconti europea.
La carta famiglia sarà curata dai comuni ed emessa su richiesta delle famiglie che ne pagheranno la confezione. Potrà contenere sconti presso la grande distribuzione, trasporti, musei, cinema “perché in questo Paese anche di cultura hanno bisogno I nostri figli e per una famiglia numerosa andare a teatro o a un museo è spesso improponibile. Se con la card invece pagheranno solo I genitori, si darà comunque la possibilità alle ferrovie o ai musei di emettere due biglietti che altrimenti non sarebbero mai stati acquistati”.
Inserita nel piano generale delle finanze 2016, la carta familglia è per il momento ancora tutta da organizzare ma rappresenta non solo un aiuto economico, ma anche un segno di condivisione da parte dello Stato e della società civile nel crescere I figli, perché, come recita il famoso detto africano “per educare un bambino occorre un villaggio intero”…


Regina Florio Maroncelli