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LE GRANDI FAMIGLIE EUROPEE A ROMA

LE GRANDI FAMIGLIE EUROPEE A ROMA

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Dal 26 al 28 dicembre l’assemblea del decennale

Nell’anno dello sboom demografico la capitale d’Italia diventerà – almeno per tre giorni – capitale europea delle famiglie numerose. Accadrà dal 26 al 28 dicembre, quando sono attese a Roma centinaia di grandi famiglie, non solo italiane, ma anche spagnole, tedesche, ungheresi, polacche, lituane. Due famiglie partiranno dalla Lettonia e arriveranno a Roma dopo aver percorso 2500 km in auto.

Le famiglie extralarge si ritroveranno al camping village Fabolous e in altre strutture ricettive romane.

Gli incontri comunitari saranno invece al parco della Madonnetta. La sera di venerdì 26 dicembre, «La famiglia: il più grande spettacolo della vita» recital degli Art 29 (ogni richiamo alla Costituzione è voluto), la neonata compagnia teatrale composta da papà, mamme e figli xxl provenienti da tutta Italia. Il sabato mattina Dove volano le cicogne, talk show con i fondatori dell’associazione, Enrico ed Angela Cinelli e Mario ed Egle Sberna, l’economista Luigino Bruni, la giornalista e scrittrice Costanza Miriano, il presidente del forum che riunisce le associazioni familiari d’Italia Francesco Belletti, la vicepresidente dell’Elfac Regina Florio e il mediatore familiare Marco Scarmagnani.

Sarà questa l’occasione per presentare il docu-film girato da Mauro Bazzani e dedicato alla storia dell’associazione.

In occasione del decennale sarà presentato anche il libro nuovo di zecca Il ritorno della cicogna, curato da Regina Florio e Mario Sberna.

Nel pomeriggio di sabato, l’assemblea elettiva dell’associazione.

Infine, la domenica, in Aula Nervi, le famiglie numerose d’Europa riceveranno il saluto di Laszlo Marki, ungherese, presidente dell’Elfac (European large families confederation), parteciperanno ad una concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Vincenzo Paglia, presidente del pontificio consiglio per la famiglia. E si incontreranno con papa Francesco.

Le famiglie numerose in Italia – Sono poco più di 850mila, secondo dati Istat, le coppie che, in Italia, hanno messo al mondo almeno tre figli. Tra queste, secondo i dati forniti dall’Anci, 171.200 hanno almeno quattro figli conviventi: in particolare 139mila ha 4 figli, quasi 24mila 5 figli, 5550 6 figli, 1.660 7 figli, 557 otto figli, 231 hanno nove figli, 82 hanno 10 figli, 37 hanno 11 figli, 16 hanno 12 o 13 figli, 9 hanno 14 o 15 figli.

Una curiosità: il nucleo familiare più numeroso iscritto all’associazione è la famiglia Anania: Aurelio Anania, dipendente comunale e Rita Procopio, mamma full time, sono genitori di 16 figli, dai 19 a 1 anno. Ad Anfn sono iscritti 17mila nuclei familiari, per un totale di 102mila cittadini italiani: se un giorno decidessero di abitare tutti insieme, popolerebbero una città di medie dimensioni, grande quanto Piacenza o Ancona. Nel Lazio le famiglie numerose iscritte ad Anfn sono 1119. A Roma le famiglie numerose iscritte sono 723.


Una associazione che le raggruppa
– L’Associazione nazionale famiglie numerose nasce il 26 luglio (festa dei santi Gioacchino e Anna, genitori di Maria e nonni di Gesù) del 2004 a Brescia dall’incontro di due papà di prole numerosa, Mario Sberna ed Enrico Cinelli, di fronte ad un banco del pesce. Pesce che sapevano di non potersi permettere per la famiglia. Oggi l’associazione è diffusa in tutta Italia, cresce al ritmo di 45 nuovi iscritti a settimana. Ha un suo house organ, che si chiama Test positivo (un’emozione che le famiglie numerose provano più volte) e tira poco meno di 20mila copie. Un sito web – www.famiglienumerose.org – ha avuto oltre 100 milioni di accessi da gennaio ad oggi. Ha un suo rappresentante in parlamento, Mario Sberna ed un suo osservatorio politico, che produce studi e proposte politiche. Ha stipulato, in tutta Italia, circa 250 convenzioni che permettono alle famiglie numerose di usufruire di beni e servizi a prezzi agevolati. All’interno dell’associazione si sono formate decine di gruppi di acquisto familiare. Anfn, grazie al Banco alimentare, distribuisce pacchi spesa ad un migliaio di famiglie numerose indigenti. Con il suo progetto Aiutiamoci, alimentato da soci e da donatori privati, è venuta incontro, in questi anni, a un centinaio di situazioni di emergenza denunciate da famiglie in gravissima difficoltà economica. Le famiglie numerose hanno persino una nazionale di calcio, dove sono confluiti anche ex professionisti, ora papà di quattro, cinque, dieci figli. Ha calcato i prati dei più grandi stadi d’Italia e, di recente, ha giocato partite in una Terra Santa martoriata dalla guerra.

La proposta politica – Famiglie normali – come si definiscono loro – eppure mosche bianche – come vengono percepite dai più. Sante od eroiche – come le definiscono alcuni, incoscienti o sprovvedute – come le definiscono altri. Famiglie che si sentono discriminate: secondo un sondaggio promosso dall’associazione nazionale famiglie numerose alla domanda vi siete mai sentiti vittime di soprusi o discriminazione per il solo fatto di essere famiglia numerosa? Il 23.51% ha risposto sì, è capitato una volta, il 27.90% ha risposto sì, spesso, il 48,58% ha risposto no, mai.

Le discriminazioni più ricorrenti: dimissioni in bianco firmate all’atto di assunzione in questo o quel luogo e divenute operative alla nascita di un figlio, difficoltà ad ottenere permessi per motivi familiari, hotel, ristoranti, musei interdetti a cani e passeggini, tariffe sui consumi che equiparano una famiglia XXL ad un single sprecone e molto altro.

Famiglie sempre più povere: secondo l’Istat la percentuale delle famiglie appena sopra la soglia di povertà cresce in modo esponenziale alla nascita di un nuovo figlio.

Ed è anche per questo motivo che l’associazione in occasione del decennale presenterà una proposta, già allo studio dell’ufficio legislativo di Democrazia solidale e su cui si chiederà la più ampia condivisione in Parlamento. Si tratta di un progetto di legge che, in continuità con l’articolo 31 della Costituzione, prevede un reale sostegno alle famiglie con molti figli: favorendo l’accesso del capofamiglia al mercato del lavoro, istituendo un contributo figurativo di tre anni a fini pensionistici per le mamme di prole numerosa per ogni figlio eguale o superiore ai quattro. E poi sconti per trasporti e musei. Un ticket sanitario che tenga conto dei carichi familiari. E altro ancora.