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Le “famiglie numerose” nissene chiedono equità nell’applicazione delle aliquote fiscali!

Le “famiglie numerose” nissene chiedono equità nell’applicazione delle aliquote fiscali!

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Pubblichiamo l’interessante articolo apparso su : www.seguonews.it relativo all’incontro ANFN organizzato presso i locali della chiesa San Michele di Caltanissetta.

La famiglia come nucleo fondante della società e come tale da proteggere e valorizzare. E’ stato questo il tema principale che ha accompagnato il convegno organizzato presso i locali della chiesa San Michele di Caltanissetta dall’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn).
All’evento, oltre alla famiglia delegata per Caltanissetta, Beatrice e Marco Pignataro, e per la Sicilia, Marina e Dario Micalizio, erano presenti anche gli assessori comunali Massimiliano Centorbi e Piero Cavaleri, alcune rappresentanti del centro “Madri della città” e la commercialista Franca Paterniti.
Una società che vuole crescere e progredire sia culturalmente sia economicamente, quando delinea le linee programmatiche per la città, deve tenere in considerazione le esigenze dei nuclei familiari. Con questa affermazione gli organizzatori dell’incontro hanno voluto sottolineare l’importanza della “famiglia” e di come i criteri di equità non possono prescindere dalle situazioni particolari che vive ciascun nucleo, sia esso composto da più figli o viva particolari situazioni di disagio.
“Non cerchiamo sconti – ha chiarito Dario Micalizio – ma l’applicazione di politiche familiari che tengano in considerazione, nelle aliquote, il carico familiare e il numero dei figli a parità di reddito percepito. Questa peculiarità, se non prese in considerazione, diventano delle iniquità nei confronti di chi ha scelto di avere un numero di figli decisamente superiore alle medie nazionali”.
Per ribaltare lo status quo e ricominciare a pensare a un “bil” (Benessere interno lordo) per i cittadini, dunque, bisogna valutare altri parametri oltre i reddito percepito.

“Le nuove aperture liberiste della società – ha commentato l’assessore Centorbi dopo aver ascoltato le istanze mostrate dall’associazione – minano il significato tradizionale di famiglia e non soltanto quelle numerose. Tutti noi della giunta Ruvolo crediamo nel valore della famiglia e cerchiamo di bilanciare con scrupolo tutte le loro esigenze dei cittadini e le richieste di spesa che richiede il Comune nisseno anche alla luce del taglio delle risorse agli enti locali sia dello Stato sia della Regione”.
Un compito che gli assessori hanno spiegato non essere facile dato che, al momento, su 60mila abitanti arrivano a “bussare alle porte” dell’assessorato alle politiche sociali circa 15mila cittadini. “Una mole non indifferente e al momento stiamo accogliendo tutte le istanze per poterle applicare non appena ci saranno i presupposti economici”.
Gli assessori non hanno voluto far discorsi politici ma una logica basata sui dati concreti e, pur condividendo l’importanza delle agevolazioni fiscali messe in atto da alcuni comuni nel palermitano si dichiarano perplessi sull’effettiva applicabilità delle promesse avanzate. Entro marzo dovrà essere stilato il bilancio di previsione e i due rappresentanti cittadini si sono resi disponibili ad organizzare un incontro anche alla presenza della commissione bilancio, presieduta da Carlo Campione, in modo che potranno essere valutate tutte le proposte nell’ottica di una democrazia partecipata.
“Il comune di Caltanissetta ha un bilancio attualmente virtuoso – ha continuato Cavaleri – ma non possiamo prescindere dal probabile ulteriore taglio delle risorse da parte della Regione che ci impone, come amministratori pubblici, di adottare la logica del “buon padre di famiglia” che non fa promesse che al momento non sa di poter mantenere”.

Nella seconda parte del convengo il centro “Madri della città”, organizzato con la collaborazione di associazioni religiose e laiche, ha invitato i presenti a riflettere sulle opportunità di aderire al progetto affido e del ruolo che ciascun cittadino deve assumersi per il bene della città. “Non è certamente una scelta facile quella di prendersi temporaneamente cura di un minore che vive un disagio familiare – hanno commentato i relatori – ma, conclusa l’esperienza ciascun individuo avrà conquistato un ricco bagaglio di esperienze da portare con sé”.
Ogni organismo vivente è formato da cellule e, contribuire a sostenere e proliferare una di esse, facendo parte del progetto “Affido”, significa diventare parte integrante di una società e soggetto attivo per il benessere collettivo del nostro territorio.