Anche se la moglie è casalinga, il papà ha diritto ai congedi parentali, in quanto anche il lavoro domestico, ancorché non retribuito, è lavoro. E la maternità e famiglia vanno tutelate in ottemperanza all’art. 31 della Costituzione.
http://www.corriere.it/cronache/12_febbraio_14/fasano-diritto-del-padre-al-congedo_35b85ca0-56e0-11e1-a6d2-3f65acf5f759.shtml La notiziaè una bomba, tale da meritarsi la prima pagina del Corriere della Sera che intitola:” CASALINGHE, LAVORATRICI COME LE ALTRE”. In realtà la bomba non sta tanto in questa affermazione, stabilita già nel 2009 dalla Cassazione a proposito dell’infortunio di una casalinga, http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=Prodotti/News/2009, /Infortuni/info283048489.jsp quanto nel fatto che, finalmente (e forse per la prima volta?) la sentenza cita e fa riferimento all’articolo 31 della Costituzione Italiana. Un articolo che le famiglie numerose ANFN conoscono a memoria: “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.”
E’ l’articolo che abbiamo portato sulle nostre magliette e sui nostri cartelli a Roma, davanti a Montecitorio per chiedere equità e giustizia per le famiglie con i figli: equità fiscale, sul lavoro, con le pensioni, nella determinazione di tariffe comunali e assegni familiari, ISEE, bollette gas, luce, acqua… La sentenza di Venezia crea un precedente e ci fa sperare… NE ABBIAMO TANTO BISOGNO…
