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“Io, 8 figli, per sopravvivere dovrò evadere le bellissime tasse”

“Io, 8 figli, per sopravvivere dovrò evadere le bellissime tasse”

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Pubblichiamo l’accorata lettera che Giuseppe, siciliano, otto figli, ha spedito al nostro segretario nazionale. Una lettera di sfogo lucido e amaro di un uomo “stanco di essere stanco”, in quotidiana lotta con il carovita, orgoglioso della sua famiglia a cui – con gli infiniti sacrifici che traspaiono dalle righe- sta dando il massimo, in termini di cultura, morale, educazione.
Vorremmo che questa lettera venisse letta da chi ci governa e spesso non sa cosa succede nel Paese, chi si lancia in frasi ad effetto e non si ricorda di famiglie come queste, messe nelle condizioni di dovere andare contro la propria morale per assicurare il minimo ai figli.
Signori, siamo ridotti così. Le famiglie numerose non chiedono la carità. Chiedono ciò che é giusto e dovrebbe essere garantito per Costituzione. Sarebbe ora di ricordarsene.

Sono Giuseppe, siciliano, con mia moglie Anna abbiamo otto figli, la grande di 30, il piccolo (!) solo 13 anni. Mi sono associato alla associazione “famiglie numerose” anche se ho notato che le problematiche poste dagli altri “colleghi” si riferiscono prevalentemente a famiglie con figli piccoli. L’altra sera ho seguito Ballarò e la testimonianza di Angelo e Monica ma, come sospettavo, sulla questione spinosa del quoziente familiare nessun commento, nessun accenno di interesse, nessun progetto di intervento neanche a lungo termine.
Nessuno dei presenti di tutti i colori politici ha fatto accenno al problema posto dalla famiglia.
Cosa dire? Ho letto e stampato il volantino che mi è arrivato dalla sede di Palermo che esordisce urlando che la famiglia è stanca, stanca, stanca.
Ebbene io sono stanco di essere stanco.
Ho sempre pagato le tasse anche se per poter mantenere i figli mi sono inventato un altro lavoro oltre quello dipendente e l’innalzamento del reddito mi ha fatto perdere le agevolazioni per l’università dei miei figli e alla fine ho pagato più di quello che ho guadagnato e ho dovuto fare un mutuo per pagare le tasse. Ma dopo gli ultimi episodi scandalosi di sprechi di risorse pubbliche e della beffa del ministro che dice che pagare le tasse è bellissimo ho deciso di “evadere”.
Farò l’evasore fiscale cercando di non fatturare i compensi per la mia attività e ai clienti che me lo consentiranno farò uno sconto particolare.
E’ immorale?
Ho riflettuto molto su questo, soprattutto dopo che Prodi è andato a porre il problema ai cattolici e alla Chiesa.
No!, no! Immorale è chiedere alla mia famiglia numerosa di pagare le tasse togliendo letteralmente il pane di bocca ai miei figli e vivere una vita al di sotto della soglia di povertà per poi vedere che chi mi governa con I MIEI SOLDI va a vedere le corse della formula uno o si mantiene l’amichetta negli alberghi a 4 stelle.
Scusatemi lo sfogo, ma quando si vive ai limiti della sopravvivenza e i soldi sono già finiti a metà mese, soprattutto in questo mese con gli esborsi per le iscrizioni all’università e i libri da comprare, viene un comprensibile rancore contro chi dice che le tasse sono bellissime, tanto lui non immagina neanche lontanamente quali sacrifici fanno le famiglie numerose per questo “bellissimo”
adempimento sociale.
Ma non ci perdiamo d’animo, l’esperienza della mia famiglia conferma quello che dice il salmo che mi avete mandato ieri, alla fine “Qualcuno” provvede sempre ed è vero che i figli sono come frecce in mano a un guerriero, “beato chi ne ha piena la faretra”.
Grazie per l’attenzione che mi avete prestato e per l’opera che state portando avanti a favore delle famiglie numerose.
Vi auguro ogni bene e vi assicuro la mia personale solidarietà insieme a mia moglie e ai miei figli.