Martedi 25 ottobre, anche la coordinatrice provinciale di Treviso per l’associazione nazionale famiglie numerose – Marina Salvato, assieme all’associato Ben Amar, di origine marocchina, ma ormai cittadino italiano, hanno incontrato il prefetto di Treviso dr. Adinolfi.
(vedi anche il bel servizio apparso su IL GAZZETTINO http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=2205694&Data=20111026&CodSigla=TV
Questo incontro si inserisce nella campagna: “Adesso basta!”! con cui l’associazione Nazionale sta protestando in tutta Italia contro l’inesistente politica familiare del governo.
In particolare si fa presente come gli articoli 29 e 31 della costituzione siano disattesi ogni giorno ( la Repubblica agevola con misure economiche…la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose )
Il Prefetto aveva ricevuto ( in maniera massiccia dobbiamo dire) la nostra mail e quelle dei nostri associati.
Ha approvato le linee guida e si attiverà per farle avere ai ministeri competenti assieme ad una sua personale lettera di riflessioni.
Ha anche espresso preoccupazione per i capifamiglia disoccupati in questo periodo.
Su altri temi l’incontro è stato un po’ più faticoso. In effetti anche il prefetto, come molti altri rappresentanti delle istituzioni, non hanno ben presente la differenza di trattamento a livello fiscale e di tariffazione tra un cittadino single o una famiglia di 1-2 figli e una famiglia numerosa.
Come coordinatori continuiamo a stupirci ( anche se ormai non dovremmo più farlo) di frasi del tipo “occorre valutare le possibilità economiche prima di fare 1 figlio”.
Non entriamo nel merito di figlio come dono di Dio e quindi sempre accoglibile, ma nel figlio come nostro futuro si.
Togliendo dall’orizzonte lo stereotipo di famiglia numerosa con prole scalza in tuguri oscuri, un’ Italia in cui ogni coppia sta con il pallottoliere in mano prima di fare un figlio la troviamo alquanto squallida.
Meglio forse i politici con il pallottoliere in mano per contare i giorni che li avvicinano al vitalizio?
Noi chiediamo solo che ci permettano di allevare i figli in maniera equa e facendoli sentire la speranza di un paese e non un peso per una classe politica vecchia e senza orizzonti culturali, sociali ed economici.
dr.ssa Marina Salvato e ing. Lamon Disma
coordinatori ANFN provincia TV
