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IL PREFETTO E LE FAMIGLIE NUMEROSE TERREMOTATE: SI’ AD INTERVENTI SPECIFICI

IL PREFETTO E LE FAMIGLIE NUMEROSE TERREMOTATE: SI’ AD INTERVENTI SPECIFICI

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Si è svolto venerdì 21 agosto un lungo colloquio durato più di un’ora tra il Prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli ed i responsabili provinciali dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose Bruno e Tiziana Cotellessa.
Nel corso dell’incontro, voluto dallo stesso Prefetto proprio in prefettura, sono stati toccati diversi argomenti. Tra questi c’è la scuola: il Prefetto Gabrielli ha infatti chiarito di considerare una priorità che i bambini possano frequantarla a L’Aquila.
Altro tema affrontato è quello che riguarda le famiglie che hanno trovato una sistemazione presso abitazioni private: si tratta di tutti coloro che, sfollati, non potendo stare negli alberghi, dove le camere sono troppo piccole per potervi far alloggiare famiglie intere, hanno cercato e trovato abitazioni in affitto grazie anche all’interessamento della Protezione Civile che si è impegnata a pagare l’affitto, ma in molti casi non ha ancora provveduto, mettendo in difficoltà sia i padroni di casa che gli affittuari. Il problema è stato portato a conoscenza del Prefetto anche perchè le quote per l’affitto, comunque anticipate in alcuni casi dalle famiglie sfollate, raggiungono i mille euro mensili. Si è parlato anche del caso dei pacchi viveri settimanali per gli sfollati, che, in diversi casi, non si vedono più da tempo, come ad esempio a Pescara, e dei contributi per l’autonoma sistemazione, ai quali è stato posto un tetto massimo che penalizza le famiglie con più di due figli: se si considera che parliamo di famiglie con almeno sei componenti e che spesso il lavoro va perlomeno a rilento, questo limite viene considerato un’ingiustizia.
Soprattutto però è stato affrontato un problema specifico: infatti sono stati consegnati i nominativi e i dati grazie ai quali il Prefetto Gabrielli potrà attivarsi per cercare una soluzione al problema delle famiglie numerose che sono state colpite dal terremoto e la cui casa si trova o nella zona rossa dell’Aquila oppure tra gli edifici inseriti nella categoria E, quelli cioè inagibili o distrutti per i quali serve un intervento piuttosto lungo e complicato di riparazione. Il Prefetto ha chiarito che il progetto C.A.S.E., quello delle ormai famose casette antisismiche, non riguarda le famiglie numerose, perchè i moduli abitativi sono troppo piccoli. Si sta quindi pensando ad interventi mirati specifici. Proprio per questo, le famiglie numerose iscritte all’Associazione che hanno la casa nella zona rossa o nella categoria E e che non hanno trovato una sistemazione autonoma, potrebbero essere destinatarie delle abitazioni disponibili trovate nell’aquilano dal Prefetto grazie alle informazioni ricevute. Per le altre famiglie si cercherà un’altra soluzione.
Infine il Prefetto Gabrielli è stato invitato all’ormai vicina «Festa regionale della Famiglia» che si svolgerà il prossimo 13 settembre proprio all’Aquila e sarà un’occasione davvero utile per ascoltare le testimonianze delle famiglie numerose purtroppo colpite dal terremoto.