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IL PIEMONTE INVESTE SUL FUTURO (DEI NUDISTI)

IL PIEMONTE INVESTE SUL FUTURO (DEI NUDISTI)

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In vista del futuro scioglimento dei ghiacci polari e dell’innalzamento della temperatura mondiale, la Regione Piemonte ha deciso di investire sul turismo naturista, con un progetto di legge che prevede una spesa di un milione e mezzo di euro e la costruzione di campeggi, lidi e strutture sportive.
Il Piemonte si prepara così ad accogliere sulle rive del mare prossimo venturo i 400.000 nudisti europei che per ora affollano le spiagge, i negozi e le banche di Francia, Grecia e Croazia.
Il progetto, a detta di molti, dimostra una grande capacità di leggere i bisogni della gente con largo anticipo, specialmente se si considera il previsto aumento di chi, con la crisi economica, resterà in mutande (o meno).
Non si é ancora saputo se nel lungimirante progetto regionale siano stati previste riserve naturali dove possano sopravvivere gli ultimi e scarsissimi esemplari di famiglie numerose, ma sembra che gli investimenti per questa realtà ormai desueta e appartenente al nostro più retrogrado passato, siano stati considerati inopportuni, in quanto evidentemente rispondenti a istanze lobbistiche
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Di seguito l’articolo del Corriere:http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_01/piemonte_nudisti_4bc7546a-8f74-11dd-83b2-00144f02aabc.shtml
LA PROPOSTA MAGGIORANZA DIVISA. GLI EX DL: NON È UNA PRIORITÀ
Soldi ai campeggi per nudisti in Piemonte
Legge del Pd: fondi per un milione e mezzo. L’altolà dei cattolici

DAL NOSTRO INVIATO
TORINO — In casi simili, la tipica domanda da inesperto suona così: ma per questo genere di turismo non serve un po’ di mare? Marco Travaglini, consigliere regionale del Pd, l’aveva prevista: «Qui in Piemonte abbiamo bellissime zone lacustri» replica. E assicura che il nudismo si può farlo anche lì, a patto di trovare spazi e strutture ad hoc. Non per niente la Proposta di legge di cui è primo firmatario all’articolo 1 recita: «La Regione promuove le condizioni necessarie per garantire la possibilità di praticare il turismo naturista, al fine di valorizzare pratiche di vita sana e all’aria aperta che usano anche il nudismo come forma di sviluppo della salute fisica e mentale».

Il testo prevede che il Piemonte stanzi 1 milione e mezzo di euro, distribuiti su tre anni, per finanziare «campeggi, hotel, piscine, saune» per nudisti. Per ora è un progetto, ma il testo è già stato approvato dalla Commissione competente per il turismo e potrebbe arrivare in aula. Travaglini è soddisfatto: «Le associazioni naturiste ci hanno posto il problema del vuoto legislativo (unica eccezione, l’Emilia Romagna ndr). Era urgente colmarlo». Sull’impellenza, in realtà, non sono tutti d’accordo. «Io non ho firmato — spiega il presidente dell’assemblea regionale Davide Gariglio, Pd di estrazione cattolica della Margherita —. Un po’ perché, vista la mia carica, mi spendo solo in iniziative bipartisan. Ma in questo caso non avrei firmato comunque, perché non mi pare una priorità per il Piemonte. Non vorrei che questa fosse un’affermazione di principio, destinata a provocare polemiche». Per Travaglini è un fulmine a ciel sereno: «Durante i dibattiti la Margherita non ha manifestato dissenso. E poi il Pdl è firmato anche da Riccardo Nicotra, del gruppo Socialista liberale, che è all’opposizione. La nuova norma? Serve a separare le zone ed evitare promiscuità. In ogni caso, io penso ai 500 mila naturisti europei che vanno in Grecia, Croazia o Francia. Sono un valore aggiunto, perché hanno buona capacità di spesa e seguono una filosofia di vita fatta di rispetto dell’ambiente. Il Piemonte può intercettarli». Di sicuro il Piemonte è la culla del nudismo nostrano. A Torino ha sede la Federazione naturisti. Il presidente è Gianfranco Ribolzi, 66 anni, guadagnato al nudismo nel 1965, ingegnere ed ex vicedirettore Fiat: «In Italia siamo tanti, 400 mila, e con spazi ridotti». Nel 2004 manifestò davanti a Montecitorio al grido: «Il naturismo libera il corpo e la mente!». È presidente del club Le Betulle, 20 chilometri da Torino, che da 40 anni è l’oasi del nudismo piemontese. Proprio lì, l’anno scorso, si sono svolti i campionati internazionali di bocce per nudisti: 64 coppie miste e vittoria tedesca. L’anno prossimo, rivincita in Germania.

Mario Porqueddu