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Il coord. Lipparini presenta il pacchetto di proposte per la famiglia firmate bobba e treu

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FAMIGLIA E FIGLI
ECCO IL PACCHETTO DI BOBBA E TREU

Luigi Bobba e Tiziano Treu hanno fatto un lavoro meticoloso attingendo a piene mani alle rispettive competenze e lavorando su un doppio livello, quello dei conti e quello del welfare. Ne è venuta fuori una corposa proposta di legge sulla famiglia – di cui sono i primi firmatari -che non si limita ad affrontare un singolo aspetto ma che fornisce risposte che sono insieme di quadro e di specie. Di quadro perché per una volta il problema della promozione della famiglia viene dipanato fuori dalla retorica e in modo complessivo, tenendo insieme i trasferimenti monetari, i servizi e la conciliazione vita-lavoro di madri e padri. Di specie perché le singole disposizioni sono precise e tarate sui bisogni reali. Costa un pò, circa due miliardi e mezzo di euro, ma è comunque una cifra largamente inferiore a quella che la media dei paesi dell’Unione europea spende per trasferimenti alle famiglie (fra i 20 e i 22 miliardi di euro).
Spiega Gigi Bobba che “la proposta si articola su tre grandi direttrici: il sostegno alle nascite e alle responsabilità genitoriali, la promozione alla partecipazione al lavoro delle donne con tutto ciò che questo implica sul piano della conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, l’investimento generazionale”.
Un primo grappolo di disposizioni riguarda gli aspetti fiscali e dispone la riforma degli strumenti di accesso e prestazioni sociali e assistenziali per le famiglie. Comprende il recupero dell’incapienza per i nuclei numerosi, detrazioni fiscali per le spese sostenute dalle famiglie numerose per l’assistenza degli anziani non autosufficienti e per le baby sitter, agevolazioni per l’acquisto di automobili con più di sei posti. Sul versante delle prestazioni sociali, pensa alla riforma dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) in modo da valorizzare le famiglie numerose applicando maggiorazioni per ciascun figlio a carico e istituisce la “Carta famiglia” da rilasciare ai nuclei con figli per poter pagare meno alcuni servizi erogati dal pubblico e dal privato in convenzione. Ma le famiglie potranno pagare meno anche acqua, gas e luce secondo una logica di tariffazione sociale che tiene conto del numero dei figli. E per la determinazione degli assegni familiari, è prevista l’equiparazione fra minorenni e maggiorenni (ma solo fino al termine del corso legale di studi) se i figli sono più di tre. Un passo in più rispetto alla Finanziaria che aveva innalzato fino a 21 anni l’età che dà diritto alla percezione dell’assegno. Viene inoltre previsto un potenziamento degli asili nido, almeno tremila in più da qui a tre anni, da ottenere attraverso i potenziamento dei Fondi per gli asili nido istituito dalla Finanziaria con 100 milioni di euro per il 2007 e 200 milioni di euro per ognuno dei prossimi tre anni. Sul versante della flessibilità del lavoro, la proposta di legge incentiva il part-time su base volontaria e introduce forme agevolate di accesso al part- time: le lavoratrici, anziché chiedere il congedo parentale possono puntare alla trasformazione reversibile del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale per non più di sei anni e per non oltre il 50%. Agevolazioni sono previste per i datori di lavoro che lo consentono e per quelli che assumono ultraquarantenni dopo periodi dedicati alla famiglia. I congedi parentali vengono estesi fino a 12 mesi per i dipendenti, e l’indennità di congedo per le famiglie numerose viene aumentata la 70%.
La proposta Bobba-Treu propone infine due deleghe al governo, una per il potenziamento e la razionalizzazione degli istituti di sostegno al reddito e l’altra per l’istituzione del “Conto personale di cittadinanza” come forma di risparmio agevolato per sostenere l’autonomia finanziaria dei giovani. In questo contesto viene prevista la rimodulazione delle addizionali Irpef e delI’Ici tenendo conto del numero dei componenti il nucleo familiare e la messa a regime di una sorta di “assegno di nascita” da erogare alle famiglie dal quarto mese di gravidanza fino al terzo mese di vita del bambino. «L’obiettivo» nota Bobba, che è responsabile welfare della Margherita, <<è attuare l’articolo 31 della Costituzione che prevede il sostegno della Repubblica alle famiglie e fare dei nuclei familiari un soggetto sociale e di diritto».
Stefano Lipparini
coord. prov. Bologna