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fondo nazionale per la famiglia, una risorsa da non dimenticare

fondo nazionale per la famiglia, una risorsa da non dimenticare

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Ricordiamo che il Ministro Bindi ha istituito un Fondo
Nazionale per la Famiglia impegnando il bilancio triennale dello Stato
2007-2009 e dotandolo il primo anno (2007) di 260 milioni di euro, il
secondo anno (2008) di 240 milioni + altre provvidenze sparse (tipo classi
primavera, ecc.) il terzo anno …..
Per il 2007, 97 milioni di questo fondo sono stati destinati a 3 progetti
(v. intesa triplice) tra cui una sperimentazione per l’abbattimento delle
tariffe (soprattutto utenze, ma anche altro in base alle scelte autonome
delle singole regioni) delle famiglie con 4 e più figli (gli altri due
progetti riguardano i consultori e le assistenti famigliari).
Questi 97
milioni sono stati ripartiti alle regioni in proporzione alla popolazione
lasciando una certa discrezionalità nella ripartizione (minimo 20% per ogni
progetto) ed auspicando cofinanziamento locale di regioni e comuni.
Alla regione Emilia Romagna sono stati assegnati 6.842.186,00 euro, questa
ha ritenuto di assegnare al “nostro” progetto la somma €. 2.805.311,60, di
cofinanziare i consultori per 250.000 euro, di “inventare” (sinceramente non
so se fosse possibile …. ) finanziamenti per conciliazione (700.000) e
affido (600.000) ed imponendo ai Comuni quote di cofinanziamento per le
percentuali indicate nel prospetto allegato (per le tariffe il 30%).
Queste somme sono state divise tra i Piani Sociali di Zona – PSZ – che sono
“pezzi” di città o aggregazioni di Comuni mediante i quali vengono erogati
servizi socio-sanitari in tutta la Regione. Ad esempio S. Giorgio di Piano,
il comune in cui abito, fa parte del distretto PSZ bologna pianura – est
assieme ad altri 14 Comuni che nel complesso riceveranno 85.000 euro e
dovranno aggiungere un ulteriore 30% per un totale di circa 110.500 euro per
le famiglie numerose del proprio territorio (circa 130.000 abitanti).
I
criteri di ripartizione saranno l’ISEE ed il censimento Istat del 2001
(quello che noi non volevamo), ma in regione sono stati sordi (o incapaci di
sentire) più o meno come per i bilanci 2007 e 2008.
Per avere notizie di queste somme bisogna rivolgersi ai propri comuni di
residenza, ritengo agli uffici sociali e sollecitare, magari richiamando la
delibera regionale 0144 del 2007 che vi allego integralmente (v. pag. 30).

Inoltre la Conferenza Unificata Stato regioni del 14.2.2008 ha avviato
l’iter per la distribuzione delle medesime somme per il 2008 e con un’azione
di forza (caldeggiata dal ministro Bindi) ha sancito un chiaro ed identico
indirizzo anche per il 2009, il che sta a significare che il prossimo
premier (Veltroni o Berlusconi) se non vorrà redistribuire le stesse somme
dovrà ottenere un accordo diverso con le regioni, e c’è da ritenere che le
regioni accetteranno una modifica dell’accordo solo a fronte di maggiori
risorse.

E’ bene precisare che l’abbattimento delle tariffe è una vera e propria
sperimentazione ordinata da un’emergenza che la nostra associazione prima
ancora del Forum ha posto in risalto al Governo ed al Ministro Bindi, è già
stata istituita una commissione per verificare i risultati ed apportare i
correttivi, non più tardi di un mese fa la Bindi e la sua assistente Miotto
ci hanno chiesto di “guardare” come si comportano gli enti locali – regioni
e comuni – e suggerire correttivi che saranno senz’altro ascoltati, la
commissione continuerà ad esistere anche dopo le elezioni …

In Emilia Romagna le cose sono andate male per quel che riguarda il
cofinanziamento, benino per i tempi. Pensate che ieri i nostri amici
dell’Abruzzo con Alessandrini in testa avrebbero iniziato a parlarne con il
loro presidente regionale Ottaviano Del Turco e c’è chi è messo peggio e per
questo la nostra associazione ha caldeggiato un intervento dell’Anci.