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FAMIGLIA E SCUOLA ALLEATE FRA I TERREMOTATI

FAMIGLIA E SCUOLA ALLEATE FRA I TERREMOTATI

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In questi giorni si parla molto, e giustamente, di ricostruzione dopo il terremoto. Ma l’Italia, si sa, non è fatta solo da politici che discutono su come ripartire. E’fatta anche da gente comune che si rende conto del fatto che la “ripartenza” non può essere delegata a nessuno e va vissuta in prima persona rimboccandosi le maniche. E’ fatta di famiglie che non si danno per vinte e di giovani coraggiosi, sensibili, che sanno unire creatività, concretezza e cuore. Così è nata l’idea che ha dato origine ad un’esperienza davvero interessante: gli studenti dell’Istituto d’arte “Petrocchi” di Pistoia, in Toscana, quando hanno visto il terremoto in Abruzzo e il dramma che la gente ha vissuto ed ancora sta vivendo, hanno capito subito che non potevano starsene “con le mani in mano”. Essendo giovani artisti “in erba”, hanno deciso di dare un contributo a modo loro ed hanno organizzato una sfilata di moda “ad hoc” per l’Abruzzo. Ma la Preside dell’Istituto ha avuto un’altra importante intuizione e ha concluso che il denaro raccolto non poteva andare ad un’iniziativa generica, col rischio di conoscere destinazioni del tutto diverse da quelle preventivate. Ha cercato quindi un’associazione che desse garanzie precise, che cioè facesse in modo che i soldi arrivassero davvero a chi ne ha bisogno. Così la prof.ssa Elisabetta Caldapasti ha contattato l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, attraverso i responsabili regionali per l’Abruzzo Giancarlo e Fernanda Di Blasio, chiedendo loro di poter consegnare il denaro direttamente ad una famiglia numerosa “terremotata”. L’organizzazione si è messa in moto. Il responsabile provinciale dell’Aquila, Bruno Cotellessa, ha individuato in poco tempo i destinatari nella famiglia De Paulis: padre, madre e nove figli, di cui uno in cielo ed uno sposato.
Appena saputa la cosa, è stato organizzato un incontro. La Preside, la Vice Preside, il Presidente del Consiglio d’Istituto e due studenti hanno preso l’automobile e sono arrivati a Paganica. Quì, nel paese epicentro del terremoto del sei aprile, hanno incontrato i responsabili regionali e quelli provinciali dell’Aquila, Bruno Cotellessa, di Teramo, Patrizio Alessandrini e di Pescara, Dino Norscia, che li hanno accompagnati presso l’alloggio temporaneo della famiglia De Paulis. I benefattori toscani hanno potuto vedere l’organizzazione della famiglia, con gli spazi domestici ricreati, per quanto possibile in un’area provvisoria come quella in cui si trovano: c’è la doccia, il bagno, con tanto di ironica “via della Liberazione” da percorrere per arrivarci. C’è addirittura l’ufficio che il sig. Giuseppe ha predisposto per poter riprendere la sua attività lavorativa che, per ora, ha raccontato, va molto a rilento. La preoccupazione per il futuro non manca, visto che la casa vera e propria non è agibile e, peraltro, si teme per i limiti che esistono per quanto riguarda le agevolazioni previste a livello istituzionale. Ma non mancano certo nemmeno la fiducia, la gratitudine e la speranza. Soprattutto non è mancata l’ormai proverbiale ospitalità delle famiglie numerose. Dopo la visita all’accampamento, documentata anche da Radio Speranza InBlu, la radio della Chiesa Metropolitana di Pescara-Penne, e da Radio Toscana, un’emittente molto nota nella sua regione, quando ormai già si pensava al ritorno, la “mamma” di casa, cioè la sig,ra Lucia, insieme a tutta la sua famiglia, con grande naturalezza, ha chiesto a tutti di rimanere a pranzo. Così, mentre si era a tavola e ci si riprometteva di vedersi presto, stavolta a Pistoia, si è svolta la consegna dei soldi in contanti nelle mani dei padroni di casa. Sempre durante il pranzo, è arrivata la chiamata del Presidente Nazionale ANFN, Mario Sberna: “Impegni inderogabili mi hanno tenuto lontano da voi” ha detto alla Preside “ma avrei voluto tanto esserci anch’io. Comunque grazie di cuore”. “Abbiamo trovato grande solidarietà” ha aggiunto Bruno Cotellessa ricordando le molte famiglie numerose accolte anche in case private lungo la costa. Insomma è stata davvero un’esperienza forte quella del quattro giugno.
Sicuramente una data da ricordare!

Montesilvano, 4 giugno 2009
Massimiliano Spiriticchio