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ESISTE OGGI UN’EMERGENZA EDUCATIVA?

ESISTE OGGI UN’EMERGENZA EDUCATIVA?

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Convegno a Barletta con Paola Bignardi

“Non concederei troppo consenso a chi guarda il tema dell’educazione in modo catastrofico perché l’atteggiamento pessimista deresponsabilizza” ha spiegato Paola Bignardi nota pedagogista, direttore della rivista “Scuola Italiana Moderna” e già presidente nazionale dell’Azione Cattolica, intervenuta ad un convegno a Barletta.
La manifestazione organizzata dal coordinamento cittadino dell’Azione Cattolica, in collaborazione con le locali sezioni dell’Associazione Genitori, dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose e del coordinamento cittadino Scuole Cattoliche, ha registrato la massiccia partecipazione di docenti, educatori, genitori e giovani.
“Il contesto difficile rende spaesati ma anche in questa situazione ci sono aspetti e percorsi educativi meno scontati e più rischiosi – ha spiegato la Bignardi – che però vanno sperimentati perché arrivano in profondità e rendono i giovani più liberi e consapevoli delle loro scelte. E’ su questi percorsi che dobbiamo scommettere, senza rimpiangere il passato. I ragazzi nascono sempre allo stesso modo e chi li cresce oggi che ha una maggiore fragilità e progetti di vita deboli. Gli adulti, presi dal luccichio della società dei consumi, lasciano troppo spazio alle banalità ripiegandosi su se stessi. Siamo vittime di una vita di corsa, dove c’è posto per tante cose inutili, immersi in una società che non siamo più convinti di voler cambiare. I giovani hanno bisogno di adulti che riscoprano il linguaggio degli affetti, del tempo passato insieme, della fiducia; di educatori disposti a fargli credito che non si fermano di fronte alle apparenze e agli atteggiamenti, spesso contraddittori, dei giovani di tutte le generazioni”.
Il presidente diocesano dell’Azione Cattolica Luigi Lanotte ha introdotto il vivace dibattito animato tra gli altri da Salvatore Masia referente provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose che ha inteso ribadire il ruolo educativo dei fratelli nei nuclei familiari numerosi sfatando alcuni luoghi comuni che vedono le famiglie con 3 e più figli in preda al caos.
Paola Bignardi ha inteso fare sintesi della molteplicità di interventi registrati proponendo delle linee di sperimentazione concreta: “reti informali tra genitori e docenti; la costruzione di alleanze tra persone che a diverso titolo educano i ragazzi; provare a riflettere, ciascuno per il ruolo educativo che è chiamato a svolgere, su alcuni temi: coscienza, corpo, affettività ed emozioni, senso critico, socialità”. L’assistente diocesano dell’Azione Cattolica don Vito Carpentiere ha tirato le conclusioni del convegno ribadendo la necessità di inaugurare un cantiere comune in cui devono trovare posto l’esercizio dell’ascolto, dell’autorevolezza, dell’amorevolezza e della pazienza.
Marina Ruggiero