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ELETTRICITA’: FAMIGLIE NUMEROSE, POSITIVO INCONTRO CON L’AUTHORITY

ELETTRICITA’: FAMIGLIE NUMEROSE, POSITIVO INCONTRO CON L’AUTHORITY

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Alleggerire le bollette delle famiglie numerose oggi gravate da un “carico iniquo”. E’ la richiesta che l’Associazione delle famiglie numerose (Anfn), rappresentativa di oltre 4.500 mila nuclei di tutta Italia, ha rivolto all’Autorità per l’energia in occasione dell’incontro tenuto presso l’Autorità per l’energia per valutare ed approfondire le possibili soluzioni, alla luce delle iniziative già proposte dall’Autorità stessa. All’incontro, richiesto dall’associazione, ha partecipato una delegazione dell’Anfn guidata dal presidente Mario Sberna e dal direttore tariffe Stefano Lipparini, presenti anche i consiglieri nazionali Alessandro Soprana e Giovanni Avesani e gli esperti Marco Dal Prà e Andrea Valenti.

“Le famiglie numerose –ha sottolineato il Presidente Mario Sberna- versano in una situazione di grave disagio, anche a seguito dell’ingiustificato costo di approvvigionamento di beni, servizi e risorse, come l’energia elettrica, essenziali per ogni famiglia ed ancor più indispensabili per quelle famiglie che sono impegnate quotidianamente più di altre ad allevare le risorse del futuro: i bambini. Iniquità – ha sottolineato – quella del costo dell’elettricità, che si aggiunge ad altre iniquità che nel loro complesso stanno rendendo la vita impossibile alle famiglie numerose italiane. A fronte di normative complesse e contraddittorie, occorre un vero e proprio ‘cambio di rotta’, per salvaguardare gli interessi dei nostri bambini e, conseguentemente, della società’’ ha aggiunto.

In particolare, l’Associazione delle famiglie numerose chiede di poter usufruire, dietro semplice presentazione dello stato di famiglia, della tariffa D1 “anche in presenza di una potenza impegnata superiore a 3 KW (4.5 o 6 KW), salvaguardando il principio di non essere considerati casi sociali, ma di dover sostenere il costo di tariffe eque”.

“La D1 –spiegano infatti gli esperti dell’Anfn- si basa su una tariffa unica senza scaglioni e riflette più fedelmente il costo unitario dell’energia per cui non comporta alcun squilibro al mercato elettrico, né richiede integrazioni tariffarie a carico di altri utenti, tenendo pure in considerazione che le famiglie numerose sono una modestissima minoranza, appena l’1% del totale, delle famiglie italiane”.

L’Associazione ha anche tenuto a precisare che “le famiglie numerose non hanno consumi elettrici annui molto elevati (in media circa 4200 kWh/anno), dimostrando un comportamento virtuoso nel consumo di risorse limitate e costose come, appunto, l’energia elettrica. Ciò nonostante – rimarcano – paghiamo un prezzo pro-capite più elevato: oltre al danno, la beffa!”

L’Autorità ha spiegato che la tariffa D1 è la tariffa di riferimento verso la quale tutte le tariffe domestiche saranno lentamente fatte convergere, mediante un processo già in atto e che si presume terminerà in 4 anni.

L’Autorità, per verificare la compatibilità delle proposte dell’Anfn con il sistema tariffario vigente, ha quindi richiesto all’Associazione stessa di produrre un campione di dati statistici riguardanti il consumo di propri associati su tutto il territorio nazionale, informazioni necessarie per valutare puntualmente la situazione dei consumi medi delle famiglie numerose. L’associazione ha assicurato che il tutto sarà disponibile entro una decina di giorni.

Inoltre l’Autorità (come peraltro evidenziato anche in sede di Conferenza Nazionale della Famiglia a Firenze, quando ci fu il primo approccio con l’associazione) ha condiviso la problematica esposta da Anfn che il contratto da 3kW non può essere sufficiente per le famiglie numerose e che, in questo contesto, esistono elementi penalizzanti per le famiglie numerose obbligate a superare la soglia dei 3 kW di potenza. Peraltro, va evidenziato come le medesime differenziazioni e la stessa articolazione per scaglioni di consumo trovi analoga applicazione nel campo delle accise.

Oltre alla riforma tariffaria che porta ad un percorso di convergenza alla D1, l’Autorità ha anche illustrato alcune proposte tecniche volte ad agevolare le famiglie numerose nell’ambito della prossima riforma della “tutela sociale”.
L’Autorità ha così evidenziato che la limitazione dei kW per l’agevolazione sociale allo studio potrebbe essere eliminata per le famiglie numerose; questa previsione, accompagnata dall’eventuale revisione dell’indicatore Isee potrebbe rappresentare una buona opportunità per quelle famiglie numerose che soffrono maggiormente la pressione della spesa energetica.
La previsione di modifica delle tariffe per il settore domestico, a seguito del decreto interministeriale firmato a fine dicembre 2007, introduce una soglia commisurata al reddito (Isee). Per accedere a tale agevolazione, nell’ambito di questa revisione, il tema della numerosità dei nuclei famigliari è stato preso in considerazione nei termini espressi nei documenti di consultazione pubblica. Nell’ambito della consultazione in corso è comunque possibile presentare ulteriori istanze che verranno valutate dall’Autorità, sempre nel rispetto dei propri margini di competenza.

L’incontro e l’avvio del ‘tavolo’ con l’Autorità, accompagna l’iniziativa dell’Anfn di ricorrere al Capo dello Stato contro “l’iniquità, rispetto al dettato costituzionale, delle tariffe vigenti. Iniziativa –hanno spiegato ancora gli esponenti dell’Anfn- che comunque non è stata oggetto dell’incontro vista il sostanziale orientamento comune di trovare una soluzione che, nell’ambito del quadro normativo vigente e viste le difficoltà ad ottenere risposte chiare ed inequivocabili dalla classe politica, sia di reciproco gradimento”.

Al termine dell’incontro, durato oltre un’ora e mezza, con gli animi un po’ più rasserenati, il Presidente Sberna ha voluto donare ai vertici dell’Autorità copie del libro “Tutti Vostri ?” come segno di una collaborazione e di una amicizia che l’associazione vuole instaurare con l’Autorità visto che in fondo per entrambi c’è la mission di “trattare” risorse, risorse energetiche da una parte e risorse umane dall’altra, entrambe necessarie per assicurare un futuro migliore al Paese.

Nel corso dei saluti e delle strette di mano, gli esponenti dell’Anfn hanno infine sottolineato che quello con l’Autorità è stato “un incontro intenso e proficuo e questo fa ben sperare. Eravamo pronti a portare 45mila bambini in Piazza Cavour, che non è il luogo ideale per radunare 45.000 bambini. E’ meglio un’altra piazza o un parco pubblico dove magari festeggiare, con ‘l’energetica gioia’ e l’energia positiva propria delle famiglie numerose, quel che si sarà potuto fare”.

Brescia, 14.02.2008

Mario Sberna Stefano Lipparini
ANFN – Presidente Nazionale ANFN – Direttore Tariffe