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E chi ha “solo” tre figli?

E chi ha “solo” tre figli?

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Lettera (e risposta) di mamma Valeria al presidente Mario Sberna

Gentile Presidente,

anche avere “solo” tre figli è davvero una scelta faticosa, una scelta spesso segnata dalla solitudine, soprattutto se non si può contare neppure su associazioni come la vostra. E la solitudine spesso fa la differenza.

Invito caldamente a considerare quanto sia scomoda la situazione di chi da una parte si sente tacciato di avere troppi figli, ma dall’altra non ha il “riconoscimento di eccezionalità” che ispira in molti rispetto per l’esempio di amore coraggioso che offre. Troppo pochi figli per avere l’aiuto riservato ai tanti e troppi per avere i vantaggi di cui gode chi ne ha solo uno o due.

Eppure io vivo lo stesso disagio di non trovare tavoli in pizzeria o dal gelataio,di non poter viaggiare in aereo con le offerte speciali (troppi minori per un adulto!), di non avere un’auto adeguata e per rivedere i nonni i miei bimbi fanno 1500 Km su una Fusion con le valigie stipate ovunque.E le offerte famiglia o sono tarate sulle più comuni famigli con 4 componenti o sono extralarge e non ci stiamo dentro. Ho lo stesso disagio di chi non trova lavoro perchè in estate i centri estivi restano onerosi e “scontano” solo un bimbo e non puoi chiedere agli amici di stare con 3 bimbi oltre ai loro. Lo stesso problema di chi non può fermarsi in albergo e deve impazzire per trovare strutture adeguate.La casa ho dovuto cercarla più grande e prevedere tre camere da letto e il mio tavolo ha una ridicola sedia di troppo(era per quattro!) e la casa finiremo di pagarla quando la mia piccola avrà 32 anni. Perchè non appoggiare chi si trova in questa sorta di limbo? Ricordo che forse non a caso dalle statistiche ministeriali risulta che l’interruzione di gravidanza interessa in percentuali altissime proprio il terzo bimbo. Credo sia lì il salto. Dopo ti ritrovi capace di accoglierne anche 5 o 6. Io un bimbo (il quarto!) l’ho perso. Ma non ho perso il desiderio di fare un percorso familiare che preveda un altro figlio o la possibilità di aprire la nostra casa ad altri bambini con l’affido. Vi chiedo di accogliere chi vorrebbe essere famiglia numerosa e cerca supporto nella vostra associazione. Non lasciateci vivere in solitudine.

A volte basta questo a trasformare il desiderio in speranza e la speranza in concretezza.

Mi affido al vostro buon cuore e al sentimento che vi colloca tra gli uomini e le donne di buona volontà che rendono il mondo un posto migliore.

Valeria

Carissima Valeria, anzitutto grazie per la tua bella e accorata mail e perdona il ritardo col quale ti rispondo ma ero in giro per l’Associazione: venerdì a Roma, sabato nel cremonese, domenica nel bresciano e oggi… al lavoro! Riesco dunque a risponderti solo ora, perdonami. Devo dirti che proprio per le ragioni da te esposte, un paio d’anni fa abbiamo modificato lo Statuto e deciso di considerare numerose anche le famiglie con tre figli.
Ti chiederai: “Perché ancora sul sito non lo mettete così chiaro e perché alcune Convenzioni (come quella con Fiat ma non quella con Ford e Volkswagen) ancora parlano di 4 figli?”. Un pò questione di “affetto” per le origini, un pò per camminare lentamente (è tutto volontariato, siamo già quasi 11.000 famiglie cioè circa 70.000 persone: si fatica davvero molto a star dietro a tutto; fossimo il doppio o il triplo, impazziremmo e getteremmo la spugna..), un pò perché è più facile cercare di ottenere qualcosa (“rompere il ghiaccio”) se ci si presenta come “poco costosi” (parlo di interventi pubblici). Di fatto quest’ultimo aspetto ormai è superato: in molte città parliamo già a nome delle famiglie con 3 figli e così per molte convenzioni.
Forse, tra un pò, sparirà quel “Abbiamo almeno 4 figli” che campeggia in home page sul sito e tutto sarà più chiaro. In ogni caso, tu avresti potuto iscriverti anche prima perché un figlio in Cielo è un figlio a tutti gli effetti (così come lo è il concepito). Perciò ti invito con calore ad iscriverti e camminare con noi: sarà un piacere e una gioia! Grazie ancora, un abbraccio fraterno

Mario e Egle