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Cronaca di una giornata indimenticabile

Cronaca di una giornata indimenticabile

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Come potrei definire queste mie righe: cronaca di una giornata indimenticabile.
Perché forse questo è l’aggettivo più giusto per definire le ore trascorse a Roma da oltre 60 persone in festa al concerto di Capodanno organizzato dal Comune di Roma che quest’anno vedeva come protagonista Claudio Baglioni. Indimenticabili le sue canzoni che da quarant’anni fanno cantare e innamorare migliaia di persone, indimenticabile la gioia che sprizzava fuori dagli occhi di tutti noi quando due ore e mezzo prima del concerto ci siamo ritrovati vicino le Terme di Caracalla e quasi in processione siamo arrivati fino al luogo del concerto in Piazza Venezia. E lungo il tragitto di oltre due chilometri, storie che si intrecciavano con amici della Toscana, dell’Emilia Romagna, della Puglia delle altre città del Lazio che per la prima volta s’incontravano ma sembrava si conoscessero da sempre.
Se è vero come è vero che la musica è l’unica lingua al mondo parlata da tutti perché capace di comunicare direttamente al cuore delle persone e suscitare le stesse emozioni indescrivibili anche fra coloro che non hanno lo stesso idioma, è vero che nel dna delle famiglie numerose è insito qualcosa del genere. C’è in noi un tale livello di comunicabilità e consonanza anche dovuta dalla comunanza di intenti, che riesce a parlare al cuore e che suscita emozioni. Non abbiamo fra noi convenevoli da rispettare, non ci sono protocolli da eseguire, eppure tutto avviene con la massima naturalezza, tutto segue un ordine non scritto né impartito e tutto riesce alla perfezione. Così non ho visto un bambino, ed erano oltre trenta, piangere o lamentarsi per il freddo o per la fame, perché ogni famiglia era perfettamente organizzata.
Sono spuntate coperte e passeggini per i più piccini e insieme in attesa del concerto abbiamo fatto il ricco cenone di San Silvestro (così qualcuno lo ha spiritosamente definito) a base di panini con il prosciutto, salame o carne. Poi sono usciti come per incanto, bicchieri e spumante per i più grandi, al fatidico count down di mezzanotte scandito sul palco dal Sindaco di Roma e dall’artista che si esibiva e che ha suonato per oltre 3 ore e mezzo, per la sua città.
Ero un po’ spaventato all’inizio perché spostare famiglie con tanti bambini in una situazione di difficoltà in mezzo a oltre trecentomila persone non era facile e sentivo il peso del rischio che comportava per la sicurezza e incolumità di tutti. A parte qualche intoppo iniziale, siamo stati veramente ben accolti dalla security organizzata in occasione del concerto. Ci hanno dato proprio all’ultimo momento, uno spazio assieme a tutti i vip presenti, ben delimitato e chiuso sui quattro lati che ha permesso ai nostri piccoli perfino di potersi muovere o correre quasi liberamente. Un’oasi di sicurezza in mezzo alla folla oceanica che già dalle prime ore della mattina aveva incominciato ad occupare le file davanti. E così abbiamo potuto fare le foto che volevamo sia verso il palco distante una ventina di metri, sia fra di noi, sia ai personaggi noti presenti nel nostro stesso posto, mentre la folla si accalcava fin quasi al Colosseo da Piazza Venezia. E’ stato bello vedere il Sindaco di Roma Gianni Alemanno riconoscerci e complimentarsi con noi quando gli ho detto che eravamo un gruppo molto nutrito con tantissimi bambini. L’ho portato nella parte dove eravamo riuniti facendo largo fra la gente incuriosita che ci stringeva sempre di più e ho potuto presentargli alcune nostre famiglie con le quali ha voluto farsi fotografare in una indescrivibile baraonda. Siamo stati l’unica associazione con cui ha fatto degli scatti. Eravamo il gruppo più numeroso di nome e di fatto, lì al concerto.

E poi dopo essere salito sul palco per esibirsi, con il suo famoso padre in un duetto voce e chitarra suonata in modo magistrale, anche Giovanni Baglioni, chitarrista affermato, è stato immortalato assieme a me in foto, visto una mia antica conoscenza con la sua famiglia. Sono trent’anni che vado ai concerti di Claudio Baglioni in tutta Italia, perché la sua musica è ancora capace di emozionarmi, credevo di avere ormai ricevuto tutto in questo tempo così lungo e invece l’altra sera c’è stato spazio ancora per altre suggestioni. Queste sono venute dalle nostre famiglie, dalla voglia di stare insieme, dal desiderio di brindare fra noi al nuovo anno in una serata così speciale, in un posto così speciale, meta del mondo intero.
Molti alla fine della serata sono venuti a ringraziarmi. Vorrei essere io per una volta ancora a farlo con loro per quello che ho vissuto e visto. Un unico rammarico: peccato per quelle famiglie che all’ultimo hanno dovuto rinunciare per qualche malanno dei propri bambini. Ma si sa che è cosi: la febbre fa parte del nostro pacchetto, prendere o lasciare! E’ a suo modo una compagna del nostro viaggio. Ci rifaremo in altre occasioni e in altre emozioni. Concludo la cronaca di una giornata indimenticabile dicendo che un giorno potrò anch’io raccontare e dire ai miei, spero, numerosi nipotini: io c’ero! Sono stato fiero di essere in parte protagonista di questa piccola grande storia nella mia città, in un concerto fantastico, fra monumenti che raccontano storie millenarie.

Buon viaggio della vita a tutti e buon decennio. A presto.

Angelo De Santis


Probiviri e Coordinatori regionali del Lazio