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Come detrarre le rette delle scuole private

Come detrarre le rette delle scuole private

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Purtroppo in Italia le spese per frequentare scuole private o paritarie che accompagnano i ragazzi dalle elementari alle superiori non sono detraibili dalle tasse.
Fiscalmente parlando, si tratta di una discriminazione nei confronti delle famiglie che scelgono di far frequentare al proprio figlio una scuola privata, dato che lo stato, su quel ragazzo, ha praticamente un costo evitato.
Ci sono comunque delle formule per detrarre parte di queste spese.
Vi invito a leggere con attenzione questo brevissimo estratto dalle istruzioni del del modello Unico/730 :

– “Codice 31” Erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro finalizzate all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa.

Si precisa che detti istituti devono appartenere al sistema nazionale di istruzione di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni.
Tali erogazioni devono essere effettuate mediante versamento postale o bancario, ovvero mediante carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari.

Certamente sarà necessario accordarsi con la scuola, per sapere quali importi possono rientrare nel contesto delle detrazioni consentite.

Ad esempio la scuola potrebbe farsi versare :
– Un contributo per la gestione dell’immobile (casuale – “erogazioni liberali per concorso spese edilizia scolastica” );
– Un contributo per le spese dei laboratori, apparecchiature informatiche, ecc (casuale – “erogazioni liberali per concorso spese innovazione tecnologica” );
– Un contributo spese per corsi extrascolastici, materiali didattici, Gite, uscite e visite di istruzione, e tutto ciò che va oltre i programmi standard, o “ministeriali” (casuale – “erogazioni liberali per Ampliamento dell’offerta formativa” );

Non vi sono prescrizioni sulle tempistiche con cui versare tali importi, che quindi possono essere convogliati in un’unico versamento, oppure diluiti in due o più rate.
Questo, consente un risparmio d’imposta pari al 22% dello stesso (ex art. 15, 1° comma lett. i-octies del Testo Unico Imposte Dirette DPR 917/86); quanto all’importo, non vi sono limiti, salvo quello della credibilità ed effettività.

E’ evidente che tale cosa andrà concordata con l’amministrazione e la presidenza della Scuola, alla quale spetta anche il compito di stabilire quali somme sono effettivamente destinate in tal senso, e di produrre un attestato da utilizzare in sede di Dichiarazione dei Redditi, riportante tutte le cifre versate nell’anno solare, e le casuali, per consentirne la detrazione.

Attenzione quindi ad effettuare detti versamenti entro il 31 Dicembre, ed indicare nella descrizione la causale.
Marco Dal Pra