L’Associazione Nazionale Famiglie Numerose nasce nel 2004 su iniziativa di due papà, ognuno dei quali con 5 figli. Ad oggi L’ANFN conta circa 13.000 famiglie, per un totale di circa 53.000 figli dall’età media di 13 anni.
L’intento èquello di riuscire a confrontarsi, scambiare informazioni sulle iniziative delle varie Amministrazioni pubbliche in Italia a favore delle famiglie numerose, trovare modalità di acquisto convenienti per quei beni di prima necessità irrinunciabili ma decisamente costosi se da moltiplicare per 6 o più persone, e riuscire ad ottenere più eque regole e leggi nel calcolo di tariffe di utenze e servizi che gravano in maniera pesante sulle famiglie con molti figli.
Ma cominciamo dalla domanda più ovvia: quando si diventa famiglia numerosa? Con quanti figli?
Mi risponde Martina De Fanti, delegata – con la sua famiglia- dal 2009 per il Trentino:
“a livello nazionale si considerano numerose le famiglie con 4 o più figli, ma nella nostra regione già con 3 figli si può accedere ad apposite agevolazioni.”
Le attività svolte in concreto hanno portato negli anni a raggiungere ottimi risultati da un punto di vista delle convenzioni che riguardano – per esempio – scontistiche sull’acquisto delle macchine (perché, come logico, dal quarto figlio l’auto va comprata ad hoc, e decisamente grande!), o dell’abbigliamento. E diversi sono pure gli hotel che contribuiscono a permettere a queste grandi famiglie di andare in ferie grazie a tariffe particolarmente agevolate.
A livello locale in Italia si sono sviluppati molti GAF: gruppi di acquisto familiari. Nel Trentino il primo è nato nel 2011grazie aduna famiglia che gestisce gli acquisti per le zone delle Valli di Fassa e di Fiemme, “ma pare ci si stia pian piano muovendo per attivare una cosa analoga anche per altre zone”, dice Martina.
Del resto, organizzare una famiglia numerosa non è una cosa semplice. Se a questo si uniscono gli oneri dati da alcune cariche nelle scuole dei figli, e dall’impegno che l’associazione richiede – ovviamente su base volontaria – è abbastanza normale che ogni novità venga introdotta con tempi non propriamente brevi.
Ogni regione offre inoltre alle famiglie associate diversi tipi di sostegno e progetti mirati, cosa spesso legata alle esigenze ed alle possibilità offerte dal territorio.
I delegati delle singole aree partecipano annualmente a degli incontri di coordinamento, durante i quali vengono messe in luce e discusse problematiche importanti per la quotidianità delle famiglie con tanti figli.
Preme sottolineare che il lavoro svolto è a favore delle attuali famiglie numerose, ma la direzione è quella di permettere a chiunque di poter scegliere, anche in futuro, di avere numerosi figli: “indubbiamente si tratta di una scelta impegnativa, sia emotivamente e fisicamente che – ovvio – economicamente. Richiede spesso delle scelte e molte rinunce, ma ripaga con emozioni che non sarebbe diversamente possibile provare. Le gioie sono realmente infinite!”
Martina mi dice questa cosa mentre allatta la sua ultimogenita (unica femmina dopo 4 maschi), di 2 mesi appena.
Parliamo di noi e del nostro territorio: in Trentino le famiglie numerose iscritte all’Associazione sono 210, quasi totalmente italiane, e la più numerosa ha 9 figli.
In media si tratta però di famiglie di 6 componenti, per un totale di 1.400 figli dall’età media di 12,6 anni.
ADESSO BASTA!
Uno degli ultimi impegni dell’Associazione è quello sfociato nella campagna di sensibilizzazione sulle ingiustizie e le iniquità che pesano sulle famiglie numerose italiane.
I genitori delle famiglie numerose si sono presentati a Roma sfilando con i passeggini vuoti per cercare ascolto presso le istituzioni, esigendo una svolta a favore di una politica per la famiglia strutturale ed organica.
Si chiede – fra la altre cose – più considerazione dei carichi familiari, soprattutto per quanto riguarda le utenze e nel calcolo dell’Isee.
Si chiede la salvaguardia del lavoro per chi ha tre o più figli – facendo rientrare i genitori in una categoria protetta, e l’introduzione di deduzioni o detrazioni per carichi familiari sulle addizionali comunali e regionali.
“Vogliamo che sia chiaro che i nostri figli saranno quelli che pagheranno le pensioni a noi ed alla nostra generazione. Sono loro i cittadini di domani, ed è giusto che ogni famiglia abbia il diritto di scegliere quanti figli mettere al mondo o adottare. Con questa protesta non chiediamo nulla in più degli altri, non vogliamo privilegi o facilitazioni: noi chiediamo solovenga riconosciuto il giusto, nel rispetto degli Articoli 29 e 31 della nostra Costituzione”.
Art. 29
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.
Art.31
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Maria Paola Cordella