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Assemblea prov. di Cremona: al centro, la family card

Assemblea prov. di Cremona: al centro, la family card

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Il mese scorso si è svolta l’assemblea annuale dell’ Associazione Famiglie Numerose della Provincia di Cremona. In quell’occasione, i genitori intervenuti, confrontandosi sulle mille difficoltà per far quadrare il bilancio familiare, hanno concordato sulla necessità di ottenere anche a Cremona una family card.
Già in passato c’erano stati timidi tentativi che però non avevano avuto una felice conclusione a causa di una scarsa sensibilità generale. Ora però i tempi sembrano maturi, diverse amministrazioni locali, più o meno vicine, hanno adottato la family card: le province di Roma, Milano e Imperia, i Comuni di Padova, Venezia, Bologna, Bergamo, Bolzano, Ferrara, Fano, Trieste, Piacenza, Belluno, Loreto, Sondrio, Reggio Calabria, Macerata, Modena, Parma, Rieti, ecc.
A livello nazionale sono sempre più insistenti le voci che richiedono un fisco a misura di famiglia, in grado di eliminare alcune storture del sistema tributario.
Inoltre, la particolare crisi economica non ancora conclusa ha, se possibile, peggiorato ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie, in special modo di quelle extra-large, facendo sentire ancora di più la necessità di ingegnarsi per assicurare ai propri familiari almeno le cose indispensabili.
In questo particolare contesto sembra quindi ben inserirsi uno strumento così pratico come la family card.
Ma di che cosa si tratta? Si può definire un sostegno alla quotidianità, un aiuto economico concreto, che si traduce in sconti, agevolazioni e promozioni relative all’acquisto di beni e servizi presso gli operatori economici, pubblici e privati che hanno deciso di aderire al progetto.
Letteralmente si può tradurre come carta della famiglia. Due i modelli sperimentati fino ad ora: uno più semplice, che prevede l’ottenimento immediato di un vantaggio esibendo la card (si veda l’esperienza del Comune di Bergamo), l’altro più complesso, in quanto prevede l’utilizzo di una carta MasterCard, che funge da bancomat, da carta di credito, che consente le ricariche telefoniche, gli acquisti su internet, i pagamenti di bollette senza applicazione di alcuna commissione. Si può ricaricare con diverse modalità, prima fra tutte quella definita cash-back, ossia la possibilità, ogni volta che si realizza un acquisto, di ricaricare la carta per un importo corrispondente allo sconto praticato dal soggetto aderente al circuito “TORNASCONTI” che è diffuso su tutto il territorio nazionale (questa l’opzione adottata dal Comune di Parma).
Tuttavia, la maggiore o minore efficacia della family card nel perseguire gli obiettivi che ci si è prefissati, dipende essenzialmente da tre fattori principali: la stipula di convenzioni con soggetti pubblici o privati che offrono beni e servizi di prima necessità o comunque legati ai bisogni più sentiti dal maggior numero di famiglie, una particolare sensibilità da parte dei soggetti che intendono aderire all’iniziativa, che si traduca in benefici effettivi e non in atti caritatevoli velati da una parvenza di convenzione, un’amministrazione comunale o provinciale che dimostri di credere fermamente nella bontà dell’iniziativa, dandole la maggior diffusione possibile, recependo da un lato le richieste di adesioni di famiglie e dall’altro raccogliendo le offerte di convenzioni offerte spontaneamente dagli operatori pubblici o privati o comunque segnalate dall’Associazione delle famiglie numerose.
Il rilascio della family card è subordinato alla presenza di requisiti che variano da città a città, ma che riguardano essenzialmente il numero di figli presenti in famiglia, la presenza o meno di limiti di reddito e di età dei figli, la residenza nel territorio dell’Ente locale.
Negli incontri che si sono tenuti presso il Centro parrocchiale di S.Agata nelle scorse settimane si sono definiti alcuni dei criteri legati al rilascio della family card: i destinatari (famiglie coniugate), il numero dei figli (almeno 3 figli a carico) assenza di limiti particolari (nessun limite di reddito per la famiglia e nessun limite di età per i figli conviventi), mentre è ancora da definire se la residenza richiesta riguardi il territorio della Provincia di Cremona o del Comune di Cremona.
Gli ultimi dubbi potranno essere comunque fugati in occasione dell’incontro organizzato per il prossimo 21 novembre a S.Agata, durante il quale verranno raccontate le esperienze di tre diverse realtà: Milano, Parma, Bergamo.
Un’occasione per incontrarci, conoscerci, ma soprattutto, contarci, perché non sappiamo con precisione quanti siamo e come siamo distribuiti sul territorio provinciale, mentre questo è un dato essenziale per poter iniziare il progetto family card. Infatti le spese di emissione delle tessere variano in base al numero, così come la scontistica offerta su beni e servizi può variare in funzione dell’entità dei potenziali nuovi clienti. E’ quindi di tutta evidenza che la nostra capacità di interfacciarci efficacemente con le istituzioni o con i soggetti privati è strettamente legata alle nostre forze effettive e alla consistenza del nostro gruppo. Poiché per ora non disponiamo ancora di dati ufficiali, in attesa di riceverli, abbiamo pensato a questa ambiziosa iniziativa “CONTARCI PER CONTARE”, al fine di arrivare a sapere, con il maggior grado di approssimazione possibile, quante sono le famiglie coniugate, residenti nel territorio della Provincia di Cremona e con tre figli a carico.
Chi presenta questi requisiti ed è interessato a che venga realizzata la family card deve comunicare questi dati:
cognome .. indirizzo .. numero componenti .. cel. .. mail
contattando questi numeri: 320 567 88 00 (Roberto) – 338 448 34 52 (Guido) – oppure inviare una mail a: cremonai@famiglienumerose.org
I medesimi dati potranno essere rilasciati agli stessi referenti telefonici in occasione dell’incontro programmato a S.Agata per il prossimo 21 novembre.

Vitali Roberto e Simonetta

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incontro Cremona.pdf