Una bella presentazione di ANFN e delle sue iniziative sulla pagina milanese del Corriere della Sera, con un solo neo: la nostra associazione non è una lobby, perché non fa (solo) interessi di parte. Lo abbiamo sempre detto: noi lavoriamo per la famiglia, “con particolare riguardo per le famiglie numerose” come detta l’art. 31 della Costituzione, per tutte le famiglie che si aprono alla vita e la Carovana per la Famiglia, ne è un esempio lampante…
Solidarietà su misura per famiglie extralarge
Lobby per avere facilitazioni, a partire dagli abbonamenti ai mezzi pubblici
Ha già compiuto cinque anni, l’ Associazione nazionale Famiglie numerose (www.famiglienumerose.org; milano@famiglienumerose.org): ma mai come in questo periodo ha tanto lavoro da fare. La crisi, infatti, si sente a maggior ragione quando hai tanti figli, «soprattutto in una città come Milano dove già crescere tre bambini è un’ impresa», spiega Gabriella Hubbard che insieme al marito Robin coordina la sezione milanese. L’ associazione, nata nel 2006, ha a Milano e provincia un centro molto attivo: «Riuniamo circa 600 famiglie, che hanno almeno quattro figli e oggi ci stiamo allargando anche a chi ne ha tre». Una trentina i volontari, impegnati soprattutto a tenere i rapporti con i vertici istituzionali, a organizzare incontri fra soci, a gestire iniziative di mobilitazione. «Agli amministratori – spiega Gabriella Hubbard – vogliamo spiegare che la politica si fa dal basso, tenendo conto dell’ esperienza di chi ogni giorno gestisce una famiglia numerosa». Questo, ad esempio, il senso dell’ ultima iniziativa, il progetto «Carovana della Famiglia»: un centinaio di incontri in tutti i piani di zona in cui è divisa la Regione per raccogliere indicazioni, confrontarsi con le istituzioni e definire un piano di lavoro. Poi ci sono le altre attività: le campagne per ottenere facilitazioni (come quella sugli abbonamenti ai mezzi Atm), il mercatino per vestiti, prodotti alimentari e offerte di lavoro, le feste, ma anche lo scambio di opinioni su quale asciugatrice costa meno e rende di più. Sempre dalla parte della famiglia.
di Soglio Elisabetta
