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ANFN A DIFESA DEL QUOZIENTE PARMA

ANFN A DIFESA DEL QUOZIENTE PARMA

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Decisa presa di posizione della nostra Associazione in merito al bilancio preventivo 2012 del Comune di Parma

Le prime indiscrezioni sul bilancio del Comune di Parma, commissariato dopo le dimissioni della giunta Vignali, parlano anche di una possibile sospensione del Quoziente Parma.

Decisa la presa di posizione presa dalla nostra Associazione, che riportiamo di seguito:

BILANCIO COMUNALE E FAMIGLIE

Mai come quest’anno la predisposizione del bilancio comunale di previsione si è presentato così difficile. Il compito del Commissario Ciclosi è gravoso e gli interventi su cui operare rimangono sempre gli stessi: aumento delle entrate (imposte, tariffe, vendite patrimonio) e riduzione delle spese (costi generali e amministrativi, costi per i servizi prestati ai cittadini, investimenti).

Dalle prime indiscrezioni riportate dalla stampa rispetto al bilancio di rigore che sarebbe stato predisposto, rileviamo un aspetto sicuramente positivo: il livello dei servizi del welfare dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato.
Tuttavia, emergono due aspetti su cui ci permettiamo di suggerire una decisa azione di intervento da parte del Commissario Prefettizio:

1) anziché prevedere l’estensione del Quoziente Parma a tutto il sistema tariffario del Comune (grazie al QP vengono eliminate le attuali distorsioni dell’ISEE, riconoscendo una adeguato peso ai carichi famigliari), sembrerebbe ipotizzata una sospensione del QP in attesa della regolamentazione dell’ISEE prevista dall’ultima manovra Monti. Riteniamo tale ipotesi contraddittoria ed estremamente ingiusta nei confronti delle famiglie, in particolare verso quelle con più figli, monogenitoriali o con carichi di cura, in quanto:
dal momento della sospensione del QP, fino alla introduzione del nuovo ISEE (2013?) queste famiglie si troveranno a pagare rette più elevate. Non scordiamoci che le manovre governative di luglio, agosto e dicembre valgono mediamente più di 3.000 euro a famiglia, con effetti maggiori sulle famiglie con più figli. Proprio in questi giorni l’Eurostat (e pochi mesi prima l’Istat) hanno ribadito che le famiglie a maggiore rischio di povertà sono quelle con almeno 3 figli;
l’originario intervento previsto dalla manovra Monti sulla modifica dell’ISEE riguardava semplicemente l’estensione della base imponibile ai redditi esenti, finora esclusi. Con effetti, quindi, peggiorativi per le famiglie. Grazie all’intervento dell’associazionismo famigliare (lo stesso che ha lavorato sul QP) e alla disponibilità di alcuni parlamentari che attualmente sostengono il governo, è stato introdotto un emendamento che introduce anche il principio di riconoscere nell’ISEE un maggior peso ai carichi famigliari, partendo proprio dall’esempio del QP. Se proprio a Parma il QP venisse sospeso, sarebbe un grave colpo anche per le famiglie italiane che avevano visto nelle scelte operate nella Città di Parma un modello a cui positivamente ispirarsi.
Da queste premesse riteniamo che sia fondamentale mantenere in vigore il QP fino alla introduzione della nuova ISEE (valutando una eventuale successiva modifica del QP in funzione delle variazioni introdotte con la nuova ISEE), estendendolo anche alle tariffe attualmente non articolate secondo tale criterio.
Il tutto partendo da un’importante caratteristica del QP: la sua introduzione può essere a saldo zero o addirittura positivo per il Comune, semplicemente intervenendo con una diversa calibratura delle tariffe.
Il risultato finale? Le tariffe maggiori vengono sostenute dalle famiglie che dispongono di elevati patrimoni e redditi famigliari e minori carichi; le tariffe minori dalle famiglie che si trovano nella condizione inversa. E’ un elementare principio di equità che chiediamo venga coerentemente conservato ed esteso il più possibile, ma certo non sospeso o ridotto.

2) le addizionali comunali e regionali rappresentano una delle principali iniquità per le famiglie con figli. A parità di reddito, un contribuente con figli a carico paga esattamente le stesse addizionali di quello senza figli, andando incontro ai principi costituzionali della capacità contributiva (art. 53) e di difesa della famiglia (art. 31). La eventuale previsione di raddoppiare l’aliquota comunale (dall’attuale 0,40% allo 0,80%) si aggiunge alla manovra Monti che ha introdotto già con effetto dal 2011 l’aumento dell’addizionale regionale dello 0,33% (per l’Emilia Romagna l’aliquota, in base al reddito, va dall’1,43% all’1,73%) con possibilità (prevista dalla legge sul federalismo fiscale) di incrementarle fino al 3,83%. Una stangata senza precedenti per le famiglie con figli.
Proprio per evitare questa iniquità, chiediamo con forza al Commissario Ciclosi di introdurre un meccanismo di mitigazione dell’addizionale comunale che tenga conto dei carichi famigliari. Uno strumento in tal senso già esiste: è il Quoziente Parma!
Auspichiamo che le competenze del Commissario Ciclosi e del suo staff, unitamente alla grande capacità di ascolto che il dr. Ciclosi ha evidenziato nei confronti delle voci della città, trovino una positiva sintesi per un bilancio comunale a misura di famiglia.
Perché il benessere delle famiglie significa anche il benessere della nostra società.
E al Commissario lanciamo anche un altro suggerimento; in particolare, la 76.ma candidatura al Sant’Ilario 2012. Si premi una famiglia cosiddetta ‘normale’, magari una di quelle con figli o con compiti di cura, magari dove il capofamiglia ha perso il posto di lavoro e, malgrado le mille difficoltà, continua nel suo ruolo fondamentale con grande dignità. Sarebbe un bel segnale per la città, ma non solo.
I migliori auguri di un sereno e proficuo 2012 al Commissario Ciclosi, alle famiglie di Parma e a tutta la città.

Di seguito e in allegato gli articoli di stampa relativi:

Gazzetta di Parma

La Repubblica Parma

Parmaoggi

Scarica allegati:
Gazzetta Parma 30 dic 2012 001.jpg
Gazzetta Parma 30 dic 2012 002.jpg
ANFN.pdf
Comune.pdf