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AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: ANFN SPIEGA LE RAGIONI DELLA CARICA DEI 101

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Con questa lettera inviata alle maggiori cariche dello Stato Italiano, il presidente ANFN Mario Sberna spiega le ragioni della richiesta di rimborso delle imposte “erroneamente calcolate e corrisposte” in palese violazione di ben 5 articoli della nostra Costituzione e più precisamente gli artt. 3, 29, 31, 53 e 97.

Al Signor Presidente della Repubblica
Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Signor Ministro dell’Economia e delle Finanze

Al Signor Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Al Signor Presidente del Senato,
Al Signor Presidente della Camera dei deputati

La scrivente Associazione Nazionale Famiglie Numerose sta portando avanti una iniziativa a tutela dei diritti dei propri associati per le sperequazioni fiscali che le famiglie numerose subiscono da parecchi decenni.
Nonostante la Corte Costituzionale abbia a più riprese (sentenze 179/76, 67/83, 358/95 ) messo in evidenza l’iniquità del sistema fiscale nei confronti delle famiglie ed in particolare di quelle numerose, lo stesso sistema fiscale non è stato finora riformato.
Da ultimo la Corte costituzionale, con la sentenza n. 358 DEL 1995, dopo aver puntualmente affermato che “dai calcoli tributari si constata senza dubbio che l’attuale trattamento fiscale della famiglia penalizza i nuclei monoreddito e le famiglie numerose con componenti che non producono o svolgono lavoro casalingo”, ha lanciare un forte monito al potere politico per la eliminazione delle discriminazioni fiscali in danno delle famiglie, evidenziando che “il legislatore non dovrà consentire ulteriormente, per rispetto ai principi costituzionali indicati ed ai criteri di giustizia tributaria, il protrarsi delle indicate sperequazioni in danno delle famiglie monoreddito e numerose”.
Questa Associazione pur consapevole che l’iniquità fiscale a carico delle famiglie ha origini molto remote, invita il Governo a portare avanti l’auspicata riforma fiscale, come preannunciato da numerosi suoi componenti tra cui anche il Presidente del Consiglio, con provvedimenti a favore delle famiglie ed in particolare di quelle numerose, anche al fine di ottener un’inversione dell’attuale trend negativo delle nascite.
Non è assolutamente ammissibile che si continui a non rispettare il principio della capacità contributiva dettato dall’articolo 53 della Costituzione. Il sistema attuale, come più approfonditamente evidenziato nell’allegata richiesta di rimborso irpef in corso di presentazione da parte degli iscritti a questa associazione, viola apertamente detto articolo perché non considera la famiglia come centro cui imputare la capacità contributiva, ma il singolo contribuente. Accade così che, quanto meno per i redditi che beneficiano solo in parte delle detrazioni fiscali o non ne beneficiano affatto, il contribuente singolo e quello con a carico una famiglia numerosa, a parità di reddito, pagano le stesse imposte pur avendo una evidente diversa capacità contributiva.
La scrivente associazione è consapevole che l’attuale situazione economica non consente di destinare ingenti risorse a favore delle famiglie, tuttavia ciò non può giustificare il mantenimento dell’attuale sistema di sperequazione a danno delle famiglie e di conseguenza auspica che, nello scaglionamento della preannunciata riforma fiscale, venga data immediata risposta alle situazioni di maggiore sperequazione fiscale, quali quelle finora subite delle famiglie numerose.

http://www.famiglienumerose.org/news.php?idnews=5935