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8 MARZO/ STORIA DI SIMONA: SENZA PART TIME, COSTRETTA A LICENZIARSI

8 MARZO/ STORIA DI SIMONA: SENZA PART TIME, COSTRETTA A LICENZIARSI

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Simona, 4 figli dai 12 ai 4 anni, è infermiera in un ospedale della provincia. Con grandi difficoltà, dopo avere mosso mari e monti, coinvolti i sindacati, scritto ai giornali (trovate la sua lettera in allegato) e persino al Papa, è riuscita ad ottenere un part time per 4 anni. Ma tra pochi mesi dovrà tornare a lavorare a tempo pieno.
“L’ultimo accordo sindacale purtroppo non ci aiuterà” spiega il marito Stefano “perchè i primi due figli 12 e 10 anni (che ci impegnano più degli altri 2) danno pochissimi punti ai fini della graduatoria.”.
Stefano è preoccupato: il lavoro di Simona prevede turni notturni: “E’ vero che oggi il problema è avere un lavoro ma come può resistere a tempo pieno una mamma facente turni… si dovrà licenziare e poi come si fa con una paga e 6 persone?”
Simona non è l’unica a dovere fronteggiare situazioni simili, come dimostra il comunicato stampa della COFACE in occasione dell’8 Marzo http://www.famiglienumerose.org/news.php?idnews=9527, come spesso ANFN ha denunciato: la vera parità passa anche a una nuova attenzione verso le donne che hanno più figli e che con più difficoltà oggettive cercano di rimanere nel mercato del lavoro. Perché i nostri figli non sono un bene privato di lusso, ma garanzia di futuro per tutta la società.
E nell’occasione della Festa della Donna, ANFN chiede con maggiore forza che alle donne che hanno regalato al Paese i loro figli, vengano riconosciuto “il particolare riguardo alle famiglie numerose” sancito dall’art.31 della nostra Costituzione. E perché non far rientrare il carico familiare nei parametri di assegnazione dei punteggi anche in materia di part time?